Informatici: urgente una revisione delle carriere
Ieri sera si è tenuta, fuori dall’orario di lavoro, fino alle 20.30 una partecipata assemblea del personale informatico nella quale sono stati trattati numerosi temi specifici del profilo e le problematiche del lavoro ulteriormente esasperate dal periodo della pandemia.
Nel contingente contesto delle selezioni per i responsabili di progetti ad alto contenuto tecnologico, il grido emerso dall’assemblea può essere efficacemente sintetizzato con il seguente:
“Non partecipo perché temo che non vincerà il migliore, perché tutti seguiamo progetti di alta complessità tecnologica nel sistema informativo e perché questo sistema di carriere non è adeguato alle sfide che ci pone il Paese”
e, ancora,
“Credo nel valore del mio lavoro
FRONT-END: LE BUGIE VENGONO A GALLA!
Le scriventi organizzazioni sindacali hanno avuto modo già in diverse occasioni, sia verbalmente, al tavolo nazionale di confronto/contrattazione e nel corso delle partecipate assemblee delle ultime settimane (quella di venerdì scorso ha fatto registrare picchi di 3.500 adesioni tra piattaforma Cisco Webex, satura già alle 9.00 di mattina, e canali Facebook attivati all’ultimo minuto per dare modo a centinaia di colleghi di partecipare ad un confronto che ha smentito molti luoghi comuni
FARE PRESTO!
Con il bando del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 1.858 posti di consulente protezione sociale - Area C (numeri destinati a “lievitare” per effetto del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2021/2023 che ne prevede l’ampliamento sino ad arrivare a circa 5.000 unità entro il 2023 attingendo alla graduatoria del medesimo concorso), pubblicato venerdì scorso, 1° ottobre 2021, in Gazzetta Ufficiale, si dà il via, unitamente al concorso pubblico, per titoli ed esami
DPCM Brunetta per la PA, attenzione alle fughe in avanti
Il nuovo DPCM che interessa il rientro del personale della PA prevede, all’articolo 1, che a partire dal 15 ottobre p.v. la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella PA sarà quella in presenza e non più quella in modalità agile, lo smart working.
Naturalmente la portata della suddetta disposizione non può essere interpretata, nel breve termine, in un azzardato rientro totale, perché in ogni caso vige lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre 2021, e dovranno essere
UCCIDERE LO SMART WORKING SERVE ALL'INPS?
Si avvicina il decreto voluto dal Ministro Brunetta che obbligherà al green pass tutti i dipendenti pubblici in vista di un imminente ritorno in massa del personale in presenza. Purtroppo, questo costituirà una sorta di vaccinazione “spintanea” obbligando, di fatto, a vaccinarsi ritardatari e quanti nutrano dubbi o paure sugli effetti collaterali più gravi del vaccino, per tacere dell’elenco delle situazioni non gestite dal green pass che lascerebbero alcuni nel limbo in corrispondenza di
BRUNETTA SI INFORMI: ALL'INPS LO SMART WORKING FUNZIONA!
Era ieri… che il Presidente della Repubblica ringraziava i lavoratori dell’Istituto per il grande sforzo fatto nel sostegno all’economia messa improvvisamente in ginocchio dal lockdown grazie al pagamento di milioni di pratiche di sostegno al reddito a prescindere dalle difficoltà di una riorganizzazione prodotta grazie alla collaborazione di tutti in pochi giorni. E poi l’incontrovertibile opera del Presidente del Consiglio Conte che, con piglio da statista di altri tempi, imboccò una strada
COVID-19: PRONTI PER LA QUARTA ONDATA?
Il piano nazionale pandemico da malattie influenzali 2021-2023, sancito nell’accordo della conferenza Stato-Regioni, nel quadro generale del Piano nazionale della Prevenzione 2020-2025 e dei Piani Regionali della prevenzione, ha colmato il vuoto programmatico e gestionale che tante vittime avrebbe potuto evitare nel corso della pandemia da Covid-19.
In particolare, tra le azioni centrali previste, i Piani di Prevenzione individuano gli ambienti di lavoro come luoghi da preservare attraverso
TUTELA DELLA FAMIGLIA: IL BASSO ROMANO IMPERO ALL'INPS?
Se nello scorso mese di luglio, alla presentazione del XX Rapporto Annuale INPS , il Presidente, tra i vai argomenti affrontatati, ha disquisito sul ruolo dell’Istituto sia nel contesto della pandemia sia nel futuro sistema di protezione sociale verso la famiglia ed i soggetti deboli, oggi, con l’avvicinarsi del termine delle ferie estive, qualche zelante dirigente sul territorio, magari solerte a dimostrare, non si sa bene a chi, di essere “più realista del re”, sta cominciando a
SEI INFERMIERE? NIENTE SMART WORKING
La figura dell’infermiere all’INPS è indispensabile non solo nella pandemia ma anche nei periodi ordinari per fronteggiare l’enorme carico di lavoro derivante dalle visite mediche, ma dopo le pacche sulle spalle, come avvenuto anche per altre categorie di lavoratori, puntualmente è stata dimenticata al momento del riconoscimento.
Gli infermieri sono stati usati al bisogno come personale sanitario e come amministrativo: buoni per valutare i bisogni assistenziali, fare triage, ma altrettanto
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