Il 3 settembre scorso titolavamo un nostro comunicato come quello di oggi. Non vogliamo ripetere che “ve l’avevamo detto” come ormai sta accadendo da mesi in tema di protocolli di sicurezza blandi ma sensibilizzare alle informazioni sulla pandemia che prima erano soltanto tendenziali ed oggi stanno apparendo chiare agli occhi di tutti.

Non eravamo Cassandre anzitempo ma buoni interpreti dei dati e dell’andamento globale della pandemia e facevamo richiamo al buon senso con una malattia insidiosa contro la quale le armi sembrano talora spuntate: durata limitata della copertura vaccinale, green pass arraffazzonato per un anno per non incorrere nella scadenza imminente per ampie categorie di lavoratori, tamponi a zig-zag

Abbiamo firmato il CCNI 2020 per il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto le nostre azioni ed evitare penalizzazioni economiche ai medici per il versamento di quanto dovuto per l’anno 2020.

Il documento definitivo presentato dall’Amministrazione era praticamente invariato rispetto a quello proposto in occasione della riunione dell’8 u.s. e verso il quale avevamo espresso tutte le nostre perplessità e piena contrarietà in relazione alla dichiarazione congiunta riportata a completamento del documento (“In considerazione della grave carenza di personale medico e nelle more dell’approvazione del nuovo Regolamento per il conferimento degli incarichi e dell’espletamento delle procedure selettive per i medici di 2° livello, ivi

Raccogliendo le sollecitazioni del nuovo capo dell'INL dott. Bruno Giordano, il Governo ha modificato l'art. 13 del D.L 81 trasferendo in capo agli ispettori dell'INL, quindi anche di Inps e Inail, le competenze in merito ai controlli e le verifiche in materia di Sicurezza sui luoghi di lavoro che ad oggi erano di esclusiva competenza delle ASL e di altri organismi specializzati.

Da quando ha ricevuto questo incarico, il dott. Giordano ci fa dono quotidiano delle sue esternazioni.

Certo di fronte al gravoso problema delle morti bianche non si può rimanere inermi ed insensibili, e sicuramente ognuno è pronto a dare il proprio contributo per arginare questa mattanza.

E in quest'ottica anche gli ispettori dell'Inps lo sono, ma nell'ambito

Nel sistema delle relazioni sindacali ridefinite dal vigente CCNL, il confronto rappresenta il momento di dialogo costruttivo tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali, dialogo che permette ai sindacati di partecipare attivamente alla definizione delle misure organizzative che l’amministrazione intende adottare e all’amministrazione di adottare, con la garanzia della condivisione, le misure più idonee a garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.

Questo il confronto, ma nulla di tutto ciò è avvenuto in occasione dei tavoli sindacali per l’adozione del regolamento sui nuovi criteri per l’attribuzione degli incarichi di coordinamento a professionisti e medici, criteri che la contrattazione demanda appunto al

Ieri sera si è tenuta, fuori dall’orario di lavoro, fino alle 20.30 una partecipata assemblea del personale informatico nella quale sono stati trattati numerosi temi specifici del profilo e le problematiche del lavoro ulteriormente esasperate dal periodo della pandemia.

Nel contingente contesto delle selezioni per i responsabili di progetti ad alto contenuto tecnologico, il grido emerso dall’assemblea può essere efficacemente sintetizzato con il seguente:

Non partecipo perché temo che

Le scriventi organizzazioni sindacali hanno avuto modo già in diverse occasioni, sia verbalmente, al tavolo nazionale di confronto/contrattazione e nel corso delle partecipate assemblee delle ultime settimane (quella di venerdì scorso ha fatto registrare picchi di 3.500 adesioni tra piattaforma Cisco Webex, satura già alle 9.00 di mattina, e canali Facebook attivati all’ultimo minuto per dare modo a centinaia di colleghi di partecipare ad un confronto che ha smentito molti luoghi comuni