Abbiamo firmato il CCNI 2020 per il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto le nostre azioni ed evitare penalizzazioni economiche ai medici per il versamento di quanto dovuto per l’anno 2020.

Il documento definitivo presentato dall’Amministrazione era praticamente invariato rispetto a quello proposto in occasione della riunione dell’8 u.s. e verso il quale avevamo espresso tutte le nostre perplessità e piena contrarietà in relazione alla dichiarazione congiunta riportata a completamento del documento (“In considerazione della grave carenza di personale medico e nelle more dell’approvazione del nuovo Regolamento per il conferimento degli incarichi e dell’espletamento delle procedure selettive per i medici di 2° livello, ivi comprese le procedure di interpello per ricoprire le Unità Operative Semplici, le parti ritengono necessario aprire, subito dopo la sottoscrizione definitiva dell’Ipotesi di CCNI 2020, un tavolo volto ad individuare un idoneo sistema incentivante per il personale dell’area medica al quale è necessario conferire incarichi di coordinamento ad interim. Tale sistema sarà recepito nell’ambito del CCNI 2021 per il personale dell’area medica prevedendo nuove forme di incentivazione, laddove vi siano risorse aggiuntive derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale e da disposizioni di legge, sul Fondo rispetto alla consistenza del CCNI 2020. Con le medesime modalità potrà essere previsto un sistema incentivante anche per il personale medico impegnato in attività connesse all’erogazione di prestazioni di invalidità civile”.)

Nella nota inviata alla Dr.ssa Sampietro abbiamo espresso la nostra concordanza sull’impianto generale del documento, sostanzialmente invariato rispetto a quelli degli scorsi anni, ma abbiamo fortemente ribadito la nostra contrarietà alla conclusiva nota congiunta che non è stata modificata in relazione alle fondate considerazioni espresse in occasione dell’ultimo incontro anche in relazione alle note del MEF e della F.P che avevano accompagnato il rientro del documento all’INPS.

Abbiamo ribadito la genericità di quanto espresso e la assoluta mancanza di concretezza (“laddove vi siano risorse aggiuntive…..”) nella identificazione di risorse aggiuntive atte ad incrementare il fondo medici dal quale attingere per il pagamento degli incarichi di coordinamento ad interim e per l’attivazione di un “sistema incentivante anche per il personale medico impegnato in attività connesse all’erogazione di prestazioni di invalidità civile”.

Temiamo che quanto auspicato dall’Amministrazione non troverà concreta applicazione e che il pagamento di tutti gli incarichi attribuiti e da attribuire secondo l’applicazione del “regolamento per l’assegnazione degli incarichi ai professionisti e medici” ancora in discussione, ricadrà sul fondo con il risultato finale di una “razzia” dello stesso, con conseguente penalizzazione di tutti i medici ai quali non saranno attribuiti incarichi in applicazione delle atipiche modalità di cui abbiamo già avuto modo di esprimerci più volte in maniera molto critica.

Chiediamo all’Amministrazione di affrontare con l’apertura di un tavolo tecnico, la “vexata questio” riguardante la regolamentazione/definizione dell’attività intramoenia e dell’indennità di esclusività dei medici dell’Inps, già codificata nel lontano 2010 e rimasta lettera morta. Tale riconoscimento sarebbe una preziosa risorsa per i medici, che potrebbe favorire anche l’abbattimento dell’arretrato in ambito di invalidità civile, attività prevalentemente effettuata fuori dall’orario di servizio.

Il Coordinatore Medici

UIL PA - INPS

Gian Paolo Cioccia

Il Coordinatore Generale

UIL PA – INPS

Sergio Cervo