Con il bando del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 1.858 posti di consulente protezione sociale - Area C (numeri destinati a “lievitare” per effetto del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2021/2023 che ne prevede l’ampliamento sino ad arrivare a circa 5.000 unità entro il 2023 attingendo alla graduatoria del medesimo concorso), pubblicato venerdì scorso, 1° ottobre 2021, in Gazzetta Ufficiale, si dà il via, unitamente al concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 189 medici di I fascia, all’iter concorsuale tanto atteso e deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’INPS lo scorso 28 ottobre 2020 con la delibera n.66.

A questo punto chiediamo all’Amministrazione di avviare

Il nuovo DPCM che interessa il rientro del personale della PA prevede, all’articolo 1, che a partire dal 15 ottobre p.v. la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella PA sarà quella in presenza e non più quella in modalità agile, lo smart working.
Naturalmente la portata della suddetta disposizione non può essere interpretata, nel breve termine, in un azzardato rientro totale, perché in ogni caso vige lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre 2021, e dovranno essere mantenuti i distanziamenti previsti in tutti i locali delle varie sedi dell’Istituto, dalle stanze, agli spazi comuni, agli ascensori, etc.
Teniamo a rimarcare altresì che la portata del citato articolo 1, del DPCM in questione, già trova la sua corretta

Si avvicina il decreto voluto dal Ministro Brunetta che obbligherà al green pass tutti i dipendenti pubblici in vista di un imminente ritorno in massa del personale in presenza. Purtroppo, questo costituirà una sorta di vaccinazione “spintanea” obbligando, di fatto, a vaccinarsi ritardatari e quanti nutrano dubbi o paure sugli effetti collaterali più gravi del vaccino, per tacere dell’elenco delle situazioni non gestite dal green pass che lascerebbero alcuni nel limbo in corrispondenza di particolari situazioni.

Per questo, da questa sigla sindacale e da molte parti del mondo scientifico, è partito l’appello a non considerare, contrariamente a quanto sta accadendo anche a causa di improvvide dichiarazioni, il green pass come

Il piano nazionale pandemico da malattie influenzali 2021-2023, sancito nell’accordo della conferenza Stato-Regioni, nel quadro generale del Piano nazionale della Prevenzione 2020-2025 e dei Piani Regionali della prevenzione, ha colmato il vuoto programmatico e gestionale che tante vittime avrebbe potuto evitare nel corso della pandemia da Covid-19.

grafico covidIn particolare, tra le azioni centrali previste, i Piani di Prevenzione individuano gli ambienti di lavoro come luoghi da preservare attraverso un’attenta politica di promozione della salute collettiva impegnando attivamente datori di lavoro e lavoratori a politiche di coinvolgimento per l’adozione di buone pratiche a tutela della salute.

L’evoluzione degli ultimi 20 mesi ha mostrato come la

Se nello scorso mese di luglio, alla presentazione del XX Rapporto Annuale INPS , il Presidente, tra i vai argomenti affrontatati, ha disquisito sul ruolo dell’Istituto sia nel contesto della pandemia sia nel futuro sistema di protezione sociale verso la famiglia ed i soggetti deboli, oggi, con l’avvicinarsi del termine delle ferie estive, qualche zelante dirigente sul territorio, magari  solerte a dimostrare, non si sa bene a chi, di essere “più realista del re”, sta cominciando a

La figura dell’infermiere all’INPS è indispensabile non solo nella pandemia ma anche nei periodi ordinari per fronteggiare l’enorme carico di lavoro derivante dalle visite mediche, ma dopo le pacche sulle spalle, come avvenuto anche per altre categorie di lavoratori, puntualmente è stata dimenticata al momento del riconoscimento.

Gli infermieri sono stati usati al bisogno come personale sanitario e come amministrativo: buoni per valutare i bisogni assistenziali, fare triage, ma altrettanto