Il 6 maggio u.s. abbiamo richiesto ai vertici dell’Istituto un incontro urgente in merito al messaggio Hermes n. 1821 del 5 maggio u.s. relativo alle disposizioni impartite per l’accertamento in materia di invalidità civile.
In attesa di essere convocati, desideriamo rimarcare delle criticità su alcuni punti che riteniamo di assoluta importanza:
1) il lavoratore considerato “fragile” dal medico competente, previa valutazione di documentazioni sanitarie probanti, non lo è più dopo la vaccinazione? La decisione del rientro in servizio del dipendente può essere adottata senza che ci sia l’espressione del parere da parte del medico del lavoro che per primo ne ha certificato la fragilità?

2) È sufficiente la vaccinazione per poter asserire con

Domani, i festeggiamenti del primo maggio saranno, ancora una volta, in tono dimesso e distanziato per le regole di distanziamento sociale imposte dalla pandemia che vince contro la lentezza delle vaccinazioni.
Se lo scorso anno la pandemia ci aveva portato alla consapevolezza che, molto più spesso di quanto non si pensi, al lavoro si corrano dei rischi, quest’anno il bisogno di lavoro nel Paese e della necessità delle fasce deboli della popolazione di un supporto da parte dell’Istituto ci hanno pesantemente provato, tutti.
A prescindere dai rischi corsi, dalla disponibilità di DPI, dai colori che hanno tratteggiato il nostro Paese, l’Istituto ed i suoi lavoratori ci sono stati. In Istituto la pandemia ha spinto l’acceleratore

La genitorialità è un diritto che trova origine nella Costituzione negli artt.31 e 37 e diffusamente nella legge i cui capisaldi sono nei D.Lgs. 151/2001 e D.Lgs. 80/2015 che tutelano la maternità, i genitori ed i figli dal concepimento ai primi anni di vita mirando alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei genitori. Da ultimo, la Legge di Bilancio 2021 (L.178/2020) ha previsto il sostegno delle madri che rientrano al lavoro dopo il parto, le associazioni di sostegno psicologico per genitori che perdono i figli, il congedo obbligatorio di paternità incrementato a 10 gg, l’assegno alle madri che si trovano da sole ad assistere figli disabili oltre il 60%.

La disabilità, al pari della maternità, è tutelata dalla legge e non è cosa

Tutto procede per il meglio e la rivisitazione del modello di servizio, oggetto di sperimentazione nelle sedi di Livorno, Caserta e Cosenza, rappresenta un’innovazione necessaria che incontra il consenso del personale delle strutture coinvolte (sic!). Se si può riassumere in sintesi quanto affermato dall’Amministrazione, nel corso della riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione lo scorso 13 aprile  in tema di reassessment del modello di servizio (l’ordine del giorno recitava Andamento sperimentazione reassessment organizzativo e riflessi sul sistema indennitario” ), non esiste formula migliore del titolo di questo comunicato espressivo di una pervicace volontà dei Vertici dell’Istituto e della sua Tecnostruttura di portare

Dal mese di settembre 2020, in piena pandemia, a tutti i dipendenti dell’Inps, impegnati nel lavoro agile, forma definibile più come home-working che smart-working considerate le modalità “forzate” di applicazione del lavoro agile in assenza, per espressa previsione legislativa, di un accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro, non è stata riconosciuta la maturazione del buono pasto. Tutto ciò avviene anche per le iniziative del Collegio dei Sindaci, senza che vi sia un’indicazione

Mentre le pacche sulle spalle dei lavoratori si sprecano per l’alto ruolo sociale rivestito nel welfare del Paese anche durante la pandemia, da oltre un anno la disposizione attuativa della legge di bilancio del 2020 che aprirebbe a gran parte dei lavoratori dell’Istituto la possibilità di aderire al Fondo delle prestazioni creditizie e sociali al pari dei lavoratori ex INPDAP giace in qualche cassetto in attesa di una firma che si dà per apposta.

E non si tratta di una questione da poco