Da settimane stiamo chiedendo di iniziare il percorso di discussione in merito al lavoro agile nel rispetto della circolare 3 del Ministro della PA. Lo stavamo facendo non per vezzo ma perché eravamo e siamo sinceramente preoccupati degli strascichi della pandemia che ci hanno rafforzati nelle nostre convinzioni che ci avevano portato a non firmare in solitudine su tutti i territori nazionali il protocollo di giugno (lo giudicammo troppo blando, infatti), perché  avremmo voluto evitare il caos delle ultime ore, perché ci aspettavamo che l’Ente  permettesse alle famiglie dei dipendenti con figli in età scolare di gestire serenamente il rientro a scuola dei figli o tutelare i propri familiari anziani, perché i colleghi in

Tra pochi minuti si terrà l’audizione parlamentare del Presidente Tridico in merito alla deplorevole ed odiosa situazione generata dalla richiesta di benefici da parte di amministratori pubblici e parlamentari.

Per come è stata presentata la vicenda dai media, sembrerebbe che alcune forze politiche vogliano tenere sulla graticola il nostro Presidente per la gestione dei sussidi emergenziali continuando a ricordare che vi sono casi di cittadini ancora in attesa delle prestazioni.

Nell’emergenza di quest’anno, pari forse soltanto a quella di una guerra, l’Istituto ha dato prova di produttività e competenza anche nel saper gestire milioni di pratiche realizzando in fretta applicazioni software e procedendo rapidamente a sostenere milioni di

Dopo aver circolato per alcuni giorni, ieri è stato reso noto ufficialmente che tra i furbetti delle prestazioni emergenziali, ci sono numerosi amministratori pubblici, star della TV e cinque parlamentari. Ieri la notizia ha infiammato le trasmissioni TV ed alimentato il toto-nomi che, prudenzialmente, non sono stati diffusi dall’Istituto.

Come ampiamente dibattuto, non ci sono stati errori da parte dell’Istituto nell’applicazione della norma ma, forse, l’esigenza di rispondere in fretta alle esigenze del Paese in lockdown ha fatto scrivere norme che hanno lasciato molto aperte le maglie di una rete di controlli e limitazioni che, oggi, tutti vorrebbero fossero stati fatti.

Il malcostume diffuso del “piglia-piglia”, a ben

Il programmato incontro che doveva tenersi ieri tra la ministra Catalfo e i vertici di INL INPS e INAIL, in merito alle modifiche da apportare al DLgs 149, è saltato, e per fortuna aggiungiamo noi. Infatti su un argomento così delicato e complesso il Presidente Tridico, unitamente agli altri vertici dell’Istituto, ha evitato ogni confronto, eludendo anche una informativa periodica e costante sulla questione. Eppure a leggere qualche comunicato sembra che qualcuno sappia. Infatti, si affannano a fornire rassicurazioni in merito all’esito della trattativa in corso, preannunciandone già le conclusioni, con scenari futuri che prevedono il totale ripristino di tutte le condizioni ante DLgs 149.  Sig. Presidente, se questo è vero

Una delle figure che vanno per la maggiore nei talk show televisivi è quella dell’intellettuale di sinistra che piace a destra, citando in continuazione Marx e Gramsci per dare addosso all’attuale sinistra fucsia, politicamente corretta ma eticamente corrotta.

Stupisce che alla categoria voglia iscriversi anche un giornalista preparato come Federico Rampini.

Nel corso di una trasmissione televisiva cui partecipava, ad un certo punto è stato infatti mandato in onda un servizio (che nulla aveva

Egregio Presidente, 

per puro caso, ma davvero per puro caso, siamo venuti a conoscenza che in questi giorni si stanno tenendo importanti incontri tra i vertici di INPS, INAIL e INL, presieduti dalla ministra Catalfo, per affrontare la delicata questione relativa alle modifiche da apportare al famigerato D. Lgs. 149/2015, naturalmente stiamo parlando di vigilanza ispettiva. Poiché Lei, sull'argomento, non ha ritenuto informare preventivamente le OO.SS., sono state messe in