Dopo una lunghissima latitanza, il 28 ottobre ed il 5 novembre scorsi, l’amministrazione ha convocato la RSU di direzione generale per affrontare problematiche ampiamente sollecitate dai rappresentanti dei lavoratori.

Oltre ai temi richiesti dai lavoratori, l’amministrazione ha deciso di riconvocare la RSU per spuntare una revisione dell’accordo sulla videosorveglianza risalente al 2012 al fine di inserire alcune, nuove, telecamere nel garage del plesso di via Ballarin.

In questo ambito, abbiamo fatto notare che la stratificazione dei dispositivi avvenuta dal 2012 e dal 2016 mai sanate dagli incontri di revisione previsti negli accordi precedenti che mai sono avvenuti, ha dato luogo alla proliferazione di telecamere situate negli ambienti di lavoro (locali adibiti a spogliatoi del personale di pulizia, corridoi di alcuni uffici, tornelli, solo per citarne alcuni) per i quali, a nostro parere, è necessario ed urgente procedere ad un censimento dettagliato ed una razionalizzazione. Infatti, abbiamo chiesto di ricevere ed allegare al nuovo accordo le planimetrie con la disposizione di tutte le telecamere disposte nei vari plessi, fermo restando che quelle che l’amministrazione vorrebbe installare nel garage di via Ballarin coprirebbero solo alcuni posti auto e dunque non sembrerebbero tutelare il patrimonio dell’Istituto ma solo le auto degli assegnatari dei posti coperti da videosorveglianza. Su questo punto, siamo rimasti in attesa della predisposizione della raccolta ordinata dei dispositivi.

In materia di ristorazione interna, a seguito dell’aumento di personale in presenza, i punti di ristoro di via Ciro il Grande, via Ballarin e Largo De Balaguer sono tornati a servire pasti caldi. L’ultimazione dei lavori della mensa di via Ciro il Grande permetterà di aprire a partire dal prossimo gennaio. Abbiamo chiesto al DEC dell’appalto di impegnarsi a garantire la qualità della fornitura che già in passato fu oggetto di sondaggio organizzato da questa sigla sindacale con gradimento pessimo da parte dei lavoratori e la salubrità degli ambienti adibiti a mensa di via Ballarin e di largo De Balaguer oggetto di vari sopralluoghi in passato.

In merito alla concessione dei parcheggi dell’EUR a società cooperative per la tariffazione oraria e giornaliera, oggetto tra l’altro di un nostro appello alla sindaca uscente, interlocuzioni informali del mobility manager di DG con l’amministrazione comunale garantirebbero, almeno nell’imminenza, che non si procederà all’assegnazione. Dovremo comunque continuare a vigilare che la determina dirigenziale del municipio IX sia fermata per ragioni di opportunità politica.

Il tema dello storico palazzetto dell’informatica di via Civiltà del Lavoro è stato oggetto di una ampia discussione. L’architetto Elia, coordinatore generale tecnico edilizio, in prossimità del proprio pensionamento, ha tenuto a descrivere come siano in corso lavori di rifacimento dei bagni mentre si è operato al livello del condizionamento sostituendo l’unità di trattamento aria e si stanno ultimando i cablaggi elettrici dello stabile ma che occorre ancora avviare le procedure di gara per la messa in sicurezza dello stabile in materia di prevenzione degli incendi, non si procederà al momento al rifacimento delle finestre (che portano con sé le famigerate pannellature contenenti amianto oltre ad essere l’elemento più disperdente del palazzo).

Ha detto, inoltre, che è stato pensato un rifacimento dello stabile con un progetto suggerito da importanti player del settore informatico mondiale prevedendo anche misure di sicurezza limitate in un’ottica strategica di medio lungo periodo per la quale il centro elettronico nazionale di Roma (limitatamente agli elaboratori elettronici) sarà smantellato entro il prossimo decennio. A prescindere da una infelice affermazione dell’architetto rispedita al mittente secondo la quale gli informatici sarebbero la palla al piede dell’Istituto, abbiamo chiesto perché l’architettura partecipata del coordinamento generale tecnico edilizio non è stata illustrata ai suoi futuri utilizzatori ottenendo la promessa ad una descrizione dettagliata prima del pensionamento, abbiamo rappresentato la nostra netta contrarietà alla probabile realizzazione di open space sia per la tipologia di lavoro svolta sia per il buon senso che dovrebbe essere stato indotto dalla pandemia, ed abbiamo rappresentato perplessità sullo stato attuale dei luoghi precedentemente terminati come il primo piano.

L’architetto Elia ha poi promesso che a marzo 2022 lo stabile verrà riconsegnato all’accesso di 300 lavoratori (come è sempre stato fino ad oggi, giuste le disposizioni dei VV.F. in materia di prevenzione incendi, salvo la scarsa occupazione dovuta alla pandemia) e, probabilmente a fine 2022, sarà accessibile ad un numero superiore di dipendenti a seguito della realizzazione di una nuova uscita di sicurezza.

Ricordiamo che, al suo insediamento, l’architetto tenne a precisare di dover rivedere il progetto pensato dal suo predecessore e promise che in un paio di anni il palazzo sarebbe stato riqualificato sul piano energetico oltre che reso sicuro per i lavoratori. Se, all’epoca, bollammo la questione come la storica rivalità tra ingegneri e architetti, oggi sappiamo che in tanti anni, l’unica cosa che andasse fatta per rispondere ai rilievi dei VV.F. era l’adeguamento antincendio e che questo non è stato fatto. Con buona pace dell’architetto Elia e dei tanti denari spesi per la formazione in materia di progettazione antincendio degli specialisti del coordinamento tecnico edilizio.

Non sappiamo se il prossimo mestiere che vorrà esercitare sarà ancora quello di architetto o voglia dedicarsi alle marinerie, vista l’esperienza accumulata con le promesse: abbiamo atteso pazientemente la convocazione per l’illustrazione del nuovo progetto che ad oggi non è arrivata.

A noi ed al prossimo coordinatore restano tanti sogni in un cassetto e l’arrivo imminente di almeno 165 nuovi colleghi informatici che, sebbene non strettamente vincolati alla permanenza in DG, andranno ad aggiungersi, almeno temporaneamente, a quelli già sparpagliati in almeno tre plessi mentre, sembra, si potrebbe utilizzare un nuovo plesso di proprietà alla Magliana allontanando ulteriormente gli informatici dagli stakeholder. Altro che progetti avveniristici.

Roma, 15/11/2021

p. COORDINAMENTO UILPA - INPS DG

Claudio Checcherini