PRIMO MAGGIO DI CONSAPEVOLEZZA
Domani, i festeggiamenti del primo maggio aranno in tono minore per le regole di distanziamento sociale imposte dalla pandemia. Paradossalmente, quest’anno il primo maggio sarà una festa della consapevolezza.
Consapevolezza di chi il lavoro ce l’ha e di chi il lavoro lo ha improvvisamente perduto.
E noi, i lavoratori dell’INPS, a tendere la mano a questi ultimi.
Consapevolezza di chi, con i cambiamenti organizzativi, ha un lavoro non più contenuto in termini di durata quotidiana.
Quello che abbiamo sentito dai tanti colleghi che, per spirito di abnegazione, hanno lavorato notte e giorno e da quelli ai quali è stato chiesto di lavorare nel prossimo week end. E allora, questo primo maggio, per un incredibile
LA STORIA SIAMO NOI
Nello stile dei bollettini a cui la pandemia ci ha abituato, vorremmo dire che in oltre 35.000 furono coinvolte, 4635 arrestate, torturate e condannate, 2750 deportate, 1859 vittime di violenza, 623 vennero uccise.
Questi sono i numeri della Resistenza partigiana al femminile, delle donne contagiate dal “virus benefico della democrazia” che portò alla Liberazione festeggiata oggi, purtroppo, solo virtualmente.
Donne che, nel ricordo e nella narrazione sono sempre un passo
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO CONFEDERALE UIL ANTONIO FOCCILLO E DEI SEGRETARI DELLE CATEGORIE DEL PUBBLICO IMPIEGO UIL
Al termine della videoconferenza con la Ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, registriamo una prima disponibilità a un confronto significativo per quella che sarà la vicina fase due. Abbiamo sottolineato e ribadito alla Ministra che anche questa fase esige di mantenere alto il livello della prevenzione e quindi della sicurezza di tutti i lavoratori e, per questo, abbiamo chiesto di sottoscrivere un nuovo protocollo. In tal senso, abbiamo innanzitutto chiesto di continuare a
FONDO RISORSE DECENTRATE: TANTE DOMANDE SENZA RISPOSTA
Nei giorni scorsi avevamo chiesto all’Amministrazione di avere un incontro tecnico, che approfondisse alcuni elementi poco chiari riguardo agli importi del Fondo Risorse Decentrate contenuti nel CCNI 2019.
Partiamo da un dato oggettivo: gli importi stanziati per l’attuale FRD vedono un aumento di € 22.487.897,83 rispetto all’anno 2018.
Inspiegabilmente, però, ci sono dei costi che lievitano: ad esempio, le Posizioni Organizzative passano da un costo di € 8.477.713,22 del 2018 a €
BUONA PASQUA: RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE... E POI?
L’incremento delle competenze in materia assistenziale dell’Istituto è oggi al centro delle polemiche innescate dalla stampa puntando talvolta in modo ingeneroso sull’Istituto e sui suoi dipendenti.
Che non si costruiscano le autostrade per far fronte al traffico di ferragosto è cosa nota, al pari di avere un sistema informatico che regga al contemporaneo accesso di una enorme fetta della popolazione attiva del Paese; così come gestire milioni di richieste di prestazioni in pochi giorni con
COVID 19 - BUROCRATI ALLO SBARAGLIO? NO ALLE FERIE FORZATE!
Non più di una settimana fa raccontavamo del nostro smarrimento di fronte alla preoccupazione di quanto stesse accadendo in Istituto dove si privilegiava l’erogazione del servizio in modalità frontale rispetto all’emergenza nazionale di salute pubblica ed al respiro di sollievo dopo l’emissione del DPCM che ha trasformato il Paese in una grande zona rossa.
Pur riconoscendo al Presidente e ad una ristretta cerchia di direttori illuminati il pregio di aver voluto consentire lo smart working alla
Informatica: l’innovazione parte ben prima dell’Innovation Manager
L’emergenza nazionale relativa al corona virus ha posto il nostro Istituto come l’intero sistema Paese in una situazione di grave difficoltà nel difficile compito di salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini e mantenere le attività produttive.
Se nei mesi scorsi avevamo sposato il lavoro agile e combattuto per la declinazione non proprio soddisfacente che l’Amministrazione aveva posto in essere a dispetto della norma, oggi dobbiamo riconoscere al Direttore Centrale della
Coronavirus – chiusura sportelli al pubblico nelle sedi in zona rossa
Grazie all’intervento del Presidente, come richiesto questa mattina dalla nostra sigla sindacale, si è finalmente giunti alla decisione di chiudere al pubblico le sedi lombarde e in tutte le province elencate dal decreto emesso dal Presidente del Consiglio nella notte scorsa.
Siamo fiduciosi che questa decisione anticipi di pochissimo un nuovo modello di erogazione dei servizi che, nell’emergenza, utilizzi soprattutto gli altri canali di
Coronavirus – tutela del capitale umano dell’Istituto alla luce del nuovo DPCM
Pubblichiamo la comunicazione inviata al Presidente e al Direttore Generale a seguito dell'emanazione del nuovo DPCM che prevede ancora più restrizioni.
Con riferimento al DPCM emesso nella notte di ieri con l’ampliamento delle zone soggette ad ampie restrizioni e le ulteriori misure da applicare a tutto il territorio nazionale e l’appello della Protezione Civile e dell’Istituto Superiore di Sanità, si ribadisce quanto già richiesto in precedenza, si chiede di tutelare il capitale
Pagina 18 di 52