Dopo aver circolato per alcuni giorni, ieri è stato reso noto ufficialmente che tra i furbetti delle prestazioni emergenziali, ci sono numerosi amministratori pubblici, star della TV e cinque parlamentari. Ieri la notizia ha infiammato le trasmissioni TV ed alimentato il toto-nomi che, prudenzialmente, non sono stati diffusi dall’Istituto.

Come ampiamente dibattuto, non ci sono stati errori da parte dell’Istituto nell’applicazione della norma ma, forse, l’esigenza di rispondere in fretta alle esigenze del Paese in lockdown ha fatto scrivere norme che hanno lasciato molto aperte le maglie di una rete di controlli e limitazioni che, oggi, tutti vorrebbero fossero stati fatti.

Il malcostume diffuso del “piglia-piglia”, a ben vedere, non ha riguardato soltanto i casi eccellenti ma anche molte realtà imprenditoriali che, dal COVID-19, non hanno avuto difficoltà. Vi sono aziende che, pur non subendo alcun fermo né riduzione dei pagamenti da parte dei propri clienti (come, ad esempio, alcune aziende fornitrici della Pubblica Amministrazione), hanno usato la cassa integrazione emergenziale facendo lavorare i dipendenti in nero o sottoponendo i restanti lavoratori a turni estenuanti per coprire le immutate esigenze lavorative. Altre che, invece, hanno chiesto la cassa integrazione emergenziale soltanto dopo mesi lasciando ai lavoratori il dubbio che i mancati pagamenti dipendano dalla lentezza della burocrazia.

E se questi comportamenti sono odiosi in periodi di normalità, lo diventano in maggior misura nei momenti di emergenza perché distolgono energie e risorse a chi è in difficoltà a prescindere dal resto.

Certo è che se solo una settimana fa i dipendenti pubblici erano additati come stupidi fannulloni, ora qualche improvvido giornalista dovrebbe porgere le proprie scuse.

Chissà se in questi giorni andrà ancora di moda dipingere i dipendenti pubblici e, in particolare, quelli dell’Istituto come fannulloni a casa con lo smart working? Gioverà ricordare che i furbetti li staniamo anche da casa?

Per i dipendenti INPS, lavoro agile è anche lavoro intelligente, si sappia.