PRESIDENTE TRIDICO, VOLERE È POTERE. SI METTA IN ATTO UNA DEROGA SPECIFICA ALLA NORMATIVA VIGENTE COME HA FATTO IL MIBAC
Il progressivo pensionamento di tanti colleghi che hanno lasciato l’Istituto, i cambiamenti legati alle necessità della spending review quali l’accorpamento dei bacini territoriali, le nuove normative sociali e alcuni processi riorganizzativi che non hanno mai veramente preso il volo, hanno privato l’INPS di importanti professionalità.
Una “perdita” che si è verificata anche presso altri uffici pubblici, come nel caso del MIBAC, e alla quale è stato posto rimedio attraverso una specifica deroga alla normativa vigente.
Volere è potere, dunque, e si stenta pertanto a comprendere perché nei riguardi dell’INPS non si manifesti analoga volontà e, soprattutto, la stessa
PIÙ PICCOLI DI COSÌ SI MUORE
Sì, perché bisogna essere davvero piccoli per arrivare ad attaccare sul piano personale pur di definirsi differenti e difendere le proprie convinzioni. Ma forse questo è il punto, alcuni pseudo sindacalisti dell’aria fritta non sono così convinti delle loro argomentazioni e adottano questa tattica bieca, senza neanche avere il coraggio di firmare le castronerie che scrivono. Poi i codardi sarebbero gli altri…
Ma veniamo ai fatti. Costoro invocano l'applicazione
SUL TEP NESSUN TAGLIO SENZA CONTRATTAZIONE O SARA' AGITAZIONE
Nei giorni scorsi abbiamo ampiamente rendicontato a proposito dei rilievi effettuati dai ministeri vigilanti a proposito del CCNI 2018 che aveva costituito equo riconoscimento delle molteplici attività svolte in Istituto nell’inseguimento delle recenti innovazioni normative in materia di pensioni e sostegno alla povertà.
L’Istituto che in passato era mito e riferimento per l’innovazione nell’ambito del parastato, mito e riferimento per l’informatica pubblica, si trova oggi imbrigliato da
Lettera aperta al Presidente del coordinatore regionale Lombardia
Egregio Presidente,
come Lei sicuramente rammenterà, in data 20 giugno u.s., nel corso del nostro incontro a Milano in Direzione Regionale INPS Lombardia, tra l’altro, le fu chiaramente esplicitato (semmai fosse necessario) il grave disagio dei colleghi appartenenti alle Aree A e B e la loro legittima richiesta di trovare percorsi in sede contrattuale (collettiva ed integrativa) al fine di giungere ad una definizione complessiva e positiva della loro situazione; in particolare in tale consesso
Lettera aperta al Presidente del coordinatore regionale Marche
Gentile Prof. Tridico,
in data 21/03/2019, quando ha pubblicato il discorso del suo insediamento come Presidente dell’Istituto, aveva ridato fiducia e speranza anche ai molti colleghi A e B nello scrivere che siamo in una organizzazione pubblica efficiente con personale altamente qualificato di cui gli Italiani possono essere orgogliosi. Ci aveva anche precisato che, in una organizzazione così complessa, come la nostra, bisognava evitare conflitti e frustrazioni ed avviare un percorso di
Lettera aperta al Presidente del coordinatore regionale Emilia Romagna
Carissimo Presidente,
sin dal suo insediamento al vertice del nostro Istituto abbiamo notato che qualcosa di nuovo stava accadendo. Il suo concreto interessamento, per troppi anni purtroppo assente, oltre che per le attività istituzionali vecchie e nuove, per i dipendenti di questo ente ha fatto nascere nuove speranze e innanzitutto quella di poter rivivere una amministrazione piena di iniziative e di rinnovato fermento, una amministrazione proiettata verso le nuove difficili sfide che ci
Lettera aperta al Presidente del coordinatore regionale Toscana
Il nuovo corso dell’Istituto da Lei annunciato nel corso degli incontri tenuti presso le varie sedi ha portato una nuova speranza fra i dipendenti dell’INPS e sentire finalmente parlare di riconquista del proprio ruolo da parte del più grande Ente europeo ha dato nuova fiducia ai dipendenti, poi la doccia fredda provocata dall’atteggiamento tenuto da parte Sua e della Dirigenza dell’Istituto nei confronti dei colleghi di area A e B. Non si riesce a capire per quale motivo i colleghi di area A e
Lettera aperta al Presidente del coordinatore regionale Campania
Gentile prof. Tridico,
abbiamo tutti salutato con vivo apprezzamento nel suo discorso di insediamento l’attenzione che ha mostrato verso il personale dell'Istituto, così come stiamo anche apprezzando, lo sforzo che sta mettendo in campo per raggiungere gli obbiettivi che aveva annunciato. Non stiamo qui a ricordarli tutti. Tuttavia Presidente dobbiamo purtroppo registrare una pericolosa inversione di tendenza rispetto ai proclami e agli annunci che lei ha sbandierato ai quattro venti. C Ci
MODALITA' DI ESPLETAMENTO DELLE PROVE NELLE PROGRESSIONI VERTICALI: LE RAGIONI DEL NOSTRO NO
Ieri si è tenuta la trattativa per dare finalmente il via alle progressioni verticali nel rispetto della legge “Madia”, la norma che consente all’Amministrazione di dar luogo al passaggio tra aree qualora si sia in possesso dei titoli di studio necessari secondo la legge “Brunetta”.
La nostra organizzazione sindacale ha, da sempre, rivendicato con forza la necessità di progettare e garantire una progressione di carriera per tutto il personale che, sempre, a prescindere dall’inquadramento
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