Così com’era stato richiesto lo scorso 12 maggio, e prima di quella data il 30 aprile, dalle scriventi organizzazioni sindacali, si è svolto ieri in modalità remota l’incontro con il Presidente Tridico sul tema della vigilanza ispettiva INPS.

All’indomani dell’approvazione lo scorso 11 maggio da parte della Commissione XI della Camera dei Deputati della risoluzione n.7/00656, risoluzione con la quale si impegna il Governo a “superare le disposizioni di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.149, relative al ruolo ad esaurimento del personale ispettivo dell’INPS e dell’INAIL, nonché a riportare in capo ai due Istituti l’autonomia e le competenze con riferimento al relativo personale ispettivo, nel quadro del coordinamento assicurato dall’Ispettorato nazionale del lavoro”, abbiamo fatto il punto sullo stato dell’arte delle iniziative che l’INPS intende mettere in campo per dare forma e sostanza ad una rivendicazione, il superamento del ruolo ad esaurimento del personale ispettivo, priva di qualsivoglia spirito corporativo, ma tesa unicamente a fare in modo che la vigilanza ispettiva sul corretto adempimento degli obblighi contributivi non sia nel nostro Paese una chimera, ma rappresenti un impegno concreto delle sue istituzioni a presidio di quel patto sociale al cui rispetto tutti gli attori in campo sono chiamati pena la legge della giungla ed il far-west, ossia l’assenza di regole.

Sul punto il Presidente ha confermato il suo impegno in tale direzione dando notizia di un’iniziativa comune INPS-INAIL nei confronti del Ministro Orlando, iniziativa concretizzatasi nell’invio di una lettera a firma dei rispettivi presidenti, per chiedere l’abolizione del ruolo ad esaurimento per il personale ispettivo dei due Enti e creare, conseguentemente, le condizioni per mettere in campo politiche assunzionali nell’ambito della vigilanza che nel nostro Istituto mancano dal lontano 2010 (in 4 anni l’INPS ha perso il 18% del personale ispettivo senza avere avuto la possibilità di rimpiazzare i 215 ispettori andati in pensione).

Nei nostri interventi, dando atto dell’impegno profuso dal Presidente in questa non facile “vertenza” con il decisore politico (Parlamento e Governo), abbiamo evidenziato come la riappropriazione delle politiche assunzionali in ordine alla vigilanza ispettiva rappresenti il primo passo verso quella progressiva riconduzione in capo all’INPS dell’autonomia operativa nella vigilanza ispettiva che è la precondizione per il buon esito della lotta all’elusione ed all’evasione contributiva, vera piaga, unitamente all’elusione ed all’evasione fiscale, del nostro Paese.

L’impossibilità giuridica, oggi, di assumere personale ispettivo, abbiamo sottolineato nei nostri interventi, determina un grave depotenziamento dell’attività di vigilanza posta a tutela delle entrate dell’INPS e non consente di pianificare alcun investimento sulle attività di vigilanza in termini di risorse, programmazione e sviluppo per una serrata lotta all’elusione ed all’evasione contributiva, con inevitabili e gravi ripercussioni sul sistema complessivo dello stato sociale e sulla sua sostenibilità finanziaria.

Essendo il superamento del ruolo ad esaurimento del personale ispettivo solo un tassello di un più vasto puzzle di cui dovrà necessariamente far parte anche il ripristino, sul piano organizzativo, della ex Direzione centrale Vigilanza sulle Entrate ed Economia Sommersa, ed il recupero delle risorse economiche destinate ai trattamenti di missione degli ispettori, risorse “scippate” con il DM del 10/10/2017, abbiamo assicurato al Presidente il nostro pieno sostegno in questa battaglia politico-istituzionale a dimostrazione che l’interlocuzione con gli Organi dell’INPS non è un “menare il can per l’aia”, come qualcuno ha recentemente sostenuto, ma rappresenta per noi un utile strumento di pressione e, nello stesso tempo, di prossimità verso chi deve veicolare presso le istituzioni parlamentari e governative le istanze non corporative della vigilanza ispettiva.

Roma, 21 maggio 2021

FP CGIL

Matteo Ariano

Antonella Trevisani

CISL FP

Paolo Scilinguo

UIL PA

Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA

Francesco Viola