Come un’onda in piena, in occasione delle assemblee-presidio del 4 ottobre scorso, le lavoratrici ed i lavoratori dell’INPS hanno sommerso, a fianco di CGIL, CISL, UIL e CISAL, tutte le Sedi dell’Istituto, per respingere con fermezza il nuovo e duro attacco alle retribuzioni e al welfare del Paese.
In tutte le province, sull’intero territorio nazionale, i lavoratori dell’INPS hanno ribadito un secco:
NO AL TAGLIO DELLE RETRIBUZIONI NO AL TAGLIO DEI SERVIZI
NO AL SALARIO ACCESSORIO COME FONTE DI RISPARMIO
Una partecipazione straordinaria, a seguito della quale la stragrande maggioranza delle Sedi è rimasta chiusa al pubblico. E che ci ha consentito di spiegare a cittadini, imprenditori, pensionati e lavoratori che i tagli, oltre a
Cgil Cisl Uil Cisal: “Tutelare il welfare, l'Inps non è un Bancomat”. Dopo le assemblee del 2 ottobre, grande partecipazione alla mobilitazione di oggi in tutto il Paese.
Un grande successo per la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Inps, indetta dalle federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl Uil e Cisal. Dopo le assemblee tenutesi ieri in tutte le sedi dell'ente, oggi la protesta è proseguita con sit-in, manifestazioni e volantinaggi presso le sedi regionali e provinciali. “Una mobilitazione lanciata – hanno sottolineato in una nota congiunta Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal – per scongiurare il rischio di una riduzione del livello dei servizi che l’Inps ha sinora garantito anche grazie al finanziamento di
Cara cittadina, caro cittadino,
compito dell'INPS è quello di consentire a tutti i cittadini, a prescindere dalle loro condizioni sociali ed economiche, di accedere, con pari dignità ed opportunità, ai servizi che eroga.
Invece di procedere con un adeguato piano di riorganizzazione per migliorare i servizi e qualificare il lavoro, non si trova di meglio che ridurre il personale e tagliare le retribuzioni.
Ciò avrà inevitabili ripercussioni sui livelli e sulla qualità dei servizi all'utenza, oltre a produrre inaccettabili penalizzazioni per i lavoratori.
Riteniamo che, se realmente si volessero mettere a vostra disposizione servizi più efficaci e meno costosi, si dovrebbe dirigere la scure su spese improduttive, appalti, consulenz
Cgil Cisl Uil Cisal: “Fermiamo l’attacco contro i servizi e i lavoratori dell’Inps”
Le federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl Uil e Cisal di nuovo sul piede di guerra per scongiurare i tagli alla produttività dei lavoratori, che verranno effettuati dopo la bocciatura da parte della Ragioneria generale dello Stato del piano contenente le misure di riduzione della spesa presentato dall’Inps.
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e denunciano il “nuovo pesante attacco nei
Non c’è stato neppure il tempo di registrare la notizia secondo la quale si sarebbero determinate, a seguito dell’approvazione della 2^ nota di variazione al bilancio, le condizioni per scongiurare il rischio di un taglio al salario accessorio, che un nuovo pesante attacco è stato sferrato nei confronti di tutti i lavoratori dell’Inps.
La Ragioneria Generale dello Stato ha infatti espresso parere negativo in ordine alle misure di riduzione della spesa individuate dall’Istituto con la citata
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