Egregio Presidente,
come Lei sicuramente rammenterà, in data 20 giugno u.s., nel corso del nostro incontro a Milano in Direzione Regionale INPS Lombardia, tra l’altro, le fu chiaramente esplicitato (semmai fosse necessario) il grave disagio dei colleghi appartenenti alle Aree A e B e la loro legittima richiesta di trovare percorsi in sede contrattuale (collettiva ed integrativa) al fine di giungere ad una definizione complessiva e positiva della loro situazione; in particolare in tale consesso le caldeggiammo (e non fummo i soli) l’immediato avvio delle procedure per le selezioni interne onde consentire un primo passaggio verticale di lavoratori dalla qualifica B3 alla C1. Un segnale minimo ma, al tempo stesso, importante e necessario in

Gentile Prof. Tridico,
in data 21/03/2019, quando ha pubblicato il discorso del suo insediamento come Presidente dell’Istituto, aveva ridato fiducia e speranza anche ai molti colleghi A e B nello scrivere che siamo in una organizzazione pubblica efficiente con personale altamente qualificato di cui gli Italiani possono essere orgogliosi. Ci aveva anche precisato che, in una organizzazione così complessa, come la nostra, bisognava evitare conflitti e frustrazioni ed avviare un percorso di pacificazione tra il personale perché ciò comprometteva la serenità e quindi influiva sull’efficienza e la qualità dei servizi che noi offriamo ai cittadini tutti i giorni. Ad oggi, la fiducia e la speranza che i colleghi A e B avevano riposto in questo suo

Carissimo Presidente,

sin dal suo insediamento al vertice del nostro Istituto abbiamo notato che qualcosa di nuovo stava accadendo. Il suo concreto interessamento, per troppi anni purtroppo assente, oltre che per le attività istituzionali vecchie e nuove, per i dipendenti di questo ente ha fatto nascere nuove speranze e innanzitutto quella di poter rivivere una amministrazione piena di iniziative e di rinnovato fermento, una amministrazione proiettata verso le nuove difficili sfide che ci attendono per il prossimo futuro. Abbiamo avuto l’impressione di tornare un po’ indietro nel tempo, agli anni del Professor Billia.

Anche quando, nel suo tour per le sedi, ha fatto tappa nella nostra regione, l’Emilia Romagna, negli incontri avuti con

Il nuovo corso dell’Istituto da Lei annunciato nel corso degli incontri tenuti presso le varie sedi ha portato una nuova speranza fra i dipendenti dell’INPS e sentire finalmente parlare di riconquista del proprio ruolo da parte del più grande Ente europeo ha dato nuova fiducia ai dipendenti, poi la doccia fredda provocata dall’atteggiamento tenuto da parte Sua e della Dirigenza dell’Istituto nei confronti dei colleghi di area A e B. Non si riesce a capire per quale motivo i colleghi di area A e B che, avendo i requisiti previsti per passare all’area B o all’area C (possibilità valida anche per i colleghi di area A, in presenza dei requisiti) debbano studiare su dispense e libri universitari. Quando l’Istituto chiede quotidianamente a

Gentile prof. Tridico,
abbiamo tutti salutato con vivo apprezzamento nel suo discorso di insediamento l’attenzione che ha mostrato verso il personale dell'Istituto, così come stiamo anche apprezzando, lo sforzo che sta mettendo in campo per raggiungere gli obbiettivi che aveva annunciato. Non stiamo qui a ricordarli tutti. Tuttavia Presidente dobbiamo purtroppo registrare una pericolosa inversione di tendenza rispetto ai proclami e agli annunci che lei ha sbandierato ai quattro venti. C Ci

La coerenza dei sindacati, la responsabilità e la trasparenza sono condizioni indispensabili delle politiche sindacali di collaborazione a livello nazionale regionale e territoriale. Ciò nonostante “alcuni sindacati emergenti “non vanno oltre il rinnovo di proclami, dichiarazioni ed agitazioni non vincolanti, rinviando sine die l'assunzione di responsabilità e di impegni concreti……. Il tutto ovviamente a danno dei lavoratori dell'Istituto e…..non rappresentando alternative serie nonostante le