RICONVOCATO PER IL 19 MARZO IL TAVOLO PER IL CCNI 2012 …

“DAMOSE DA FA…”

 

Non più rinviabile la definizione di un contratto scaduto mentre bisogna immediatamente aprire il confronto su quello del 2013 che unifica il personale INPS, INPDAP, ENPALS

Nel giorno in cui si apre il Conclave speriamo nessuno si adombrerà se prendiamo in prestito la famosa frase di Giovanni Paolo II “Damose da fa!”.

A nostro parere, infatti, bisogna concludere una strana trattativa che si protrae ormai da troppo tempo con una serie di pericolose, possibili ricadute.

La prima, nessuno lo dimentichi, è che ci troviamo in una terra di nessuno in quanto il 19 marzo 2013 stiamo, in maniera border line, operando ultrattivamente con un contratto …. che non c’è mentre, forse, temiamo che qualcuno giochi a rimandare indeterminatamente l’apertura della contrattazione per il 2013 che deve vedere, senza se e senza ma, la piena unificazione, ai livelli più apprezzativi, delle diverse professionalità presenti nel super INPS.

Invitiamo, pertanto, l’Amministrazione a presentarsi al prossimo tavolo negoziale con una proposta concreta e definitiva, che possa sintetizzare al meglio le istanze, prevalenti, emerse nel corso di questa lunga e anomala trattativa. 

Va da sé che ogni ulteriore ritardo e i conseguenti effetti, saranno in capo solo ed esclusivamente a coloro che operano e continuano ad operare nella logica del tanto peggio tanto meglio ad esclusivo danno delle lavoratrici e dei lavoratori, dell’Ente, dell’utenza.

Non sfuggirà, di conseguenza, che tale situazione di impasse si riverbera negativamente e pesantemente anche sull’apertura degli altri tavoli di contrattazione (dirigenti e professionisti) che devono trovare equilibrato riconoscimento alle loro esigenze nonchè, così come detto, il ritardo incide anche sull’avvio del confronto per il 2013. Confronto che sarà particolarmente duro e complesso in quanto il Sindacato ha già anticipato che dal processo di unificazione dei tre preesistenti contratti non potranno esserci svantaggiati ma solo una diffusa riarticolazione che preveda benefici i più ampi possibili per tutti.

Sappiamo essere un’operazione complessa ma mai si inizia il confronto mai si possono ricercare concrete possibili soluzioni.

La UILPA le vuole trovare e allora …. “Damose da fa”