Prima di tutto i lavoratori

Abbiamo sottoscritto, nel corso della giornata di ieri l'ipotesi di CCNI 2015 per le Aree A, B e C.

Il testo finale presenta le seguenti novità rispetto al CCNI 2014:

aumento del Fondo di Ente che passa, al netto di quanto destinato all'erogazione dell'indennità di ente ed al finanziamento degli sviluppi professionali, da 311.567.364,89 € a 366.914.950,00 €;

incremento del TEP (trattamento economico di professionalità) ed estensione della sua applicazione anche al personale in comando presso l'Istituto.

I nuovi valori saranno 445,00 € per i C5/C4 420,00 € per i C3 e 410,00 € da A1 a C2 con un aumento rispettivamente di 55,00 € 50,00 € e 45,00 €;

introduzione di una maggiorazione del 10% del coefficiente

Con una nota inviata tramite PEI lo scorso 3 febbraio ai direttori provinciali dell'Emilia Romagna, il direttore regionale, adducendo quale motivazione l'esigenza "di porre in atto misure capaci di prevenire i conflitti di interesse" e senza far riferimento ad un preciso dettato normativo, invita i responsabili delle sedi provinciali non solo "ad evitare l'assegnazione di funzionari legati da vincoli di coniugio, ovvero di parentela/affinità fino al secondo grado nell'ambito della medesima Agenzia/Linea di prodotto servizio/Unità organizzativa", ma anche ad evitare che i funzionari legati dai suddetti vincoli siano "assegnati alla medesima struttura territoriale".

Dopo la finanza creativa, di tremontiana memoria, ci troviamo oggi davanti

Dopo la riunione lampo dello scorso 4 dicembre sul C.C.N.I. 2015, quando la Delegazione di parte pubblica si è irrigidita su una posizione inaccettabile, azzerando di fatto quanto fin qui mediato, a tutt'oggi non ci sono stati segnali da parte dell'Amministrazione di voler riprendere il filo del dialogo negoziale interrotto.

Cosa succede? State giocando oppure si pensa di rinviare tutto al nuovo anno?

Il C.C.N.I. 2015 e l'avvio delle procedure per le selezioni interne alle Aree professionali sono argomenti troppo importanti per essere oggetto di prese di posizione infantili, chiusura totale su tutti i fronti (è stato un equivoco o è questa la reale volontà dell'Istituto?), o peggio, essere sottovalutati da chi rappresenta l'Inps.

Qui si

Una riunione lampo quella di questa mattina tra Delegazione di parte datoriale ed Organizzazioni Sindacali: ci siamo presentati al Tavolo negoziale per ascoltare la risposta dell'Amministrazione rispetto alla nostra proposta illustrata nel comunicato dello scorso 27 novembre e la replica è stata la seguente:

  • 50% dei passaggi per il personale dell'Area A nel 2015 con riconoscimento di 45,00 € di maggiorazione TEP da riassorbire in caso di passaggio per il restante 50%;
  • rinvio sine die per i passaggi all'interno delle Aree B e C da legare al nuovo modello organizzativo di là da venire (un modello a tutti ignoto!).

È evidente che la posizione dell'Ente rappresenta una netta chiusura da parte di chi, vertice politico e gestionale, cerca

Riunione interlocutoria quella che si è svolta oggi sull'ipotesi CCNI 2015.

I lavori del Tavolo nazionale si sono aperti con l'intervento del Direttore Generale che, con un atteggiamento vagamente minaccioso e "ricattatorio" nei confronti delle Organizzazioni Sindacali, ha esordito parlando di un Istituto sotto osservazione a livello parlamentare (vedi link audizione che dimostra la pretestuosità delle argomentazioni addotte) e di un calo reputazionale presso l'opinione pubblica con una

In data 5 novembre c.a è stato convocato l'Osservatorio nazionale sulla produttività nel corso del quale sono stati consegnati alle OO.SS. i prospetti riguardanti i valori sulla produttività efficace e l'incentivo speciale delle Sedi e delle Direzioni regionali.

Le Direzioni regionali che risultano in sofferenza sulla produttività efficace sono, Sardegna, e Calabria a 95, Campania e Molise a 90, il dato più allarmante è quello della Campania con 5 sedi a 90 sulla produttività efficace e come