A distanza di oltre venti giorni dall’ultimo incontro con l’Amministrazione, CGIL CISL e UIL sollecitano la ripresa delle trattative sul C.C.N.I. 2015 e la definizione di tutta una serie di questioni ancora in sospeso e di fondamentale importanza per le lavoratrici ed i lavoratori dell’Istituto e per il buon andamento delle attività:
• sottoscrizione definitiva del C.C.N.I. 2014, che sembrerebbe aver concluso l’iter di certificazione presso i Ministeri vigilanti, e relativa erogazione dei saldi, compreso il TEP secondo i valori decorrenti dal 1° dicembre 2014;
• emanazione dei bandi per le selezioni all’interno delle aree come da verbale di intesa del 22.06.2015;
• ridefinizione dei sistemi di misurazione della produttività;
• assetti organizzativi della direzione generale e delle sedi territoriali;
• politiche assunzionali ed in particolare i passaggi di area per il personale A e B approfittando per le relative autorizzazioni (il passaggio di Area è considerata nuova assunzione), in quest’ultimo caso, dei vincoli di legge all’assorbimento di esuberi di personale di altre Amministrazioni Pubbliche. Le sedi sono al collasso ed i cittadini premono sempre di più. Non basta lo spot di “La mia pensione” per rilanciare l’immagine dell’Istituto: occorrono fatti concreti, risorse fresche ed il riconoscimento delle professionalità maturate all’interno dell’Ente;
• stabilizzazione dei comandati che hanno conseguito nel tempo una professionalità tale per cui il loro apporto è diventato imprescindibile: ad oggi sono circa 300 ed il contingente risulta ampiamente assorbibile nell’attuale dotazione organica dell’Istituto;
• formazione;
• ricognizione delle procedure informatiche che troppo spesso, non solo risultano inefficienti, ma rallentano notevolmente l’erogazione dei servizi con inutili duplicazioni;
• chiusura del C.C.N.I. 2015 ed avvio immediato del confronto sul C.C.N.I. 2016 alla luce del nuovo modello di servizio, professionale ed organizzativo più volte annunciato, ma mai visto e formalizzato.