Come già annunciato, si è tenuto ieri, in presenza del Presidente, del Direttore Generale e della delegazione trattante, un incontro in merito alle problematiche connesse alla diffusione del Corona virus (COVID 19).
E’ stata presentata la bozza di Hermes uscito nella serata di ieri che implementa una ripartizione delle sedi in zone Rossa (aree soggette a restrizione), Gialla (sedi in zone prossimali ai focolai di infezione come ad esempio la Lombardia ed il Veneto) e Verde.
La disposizione, oltre a richiamare le indicazioni di comportamento per l’igiene individuale, a specificare una generica attività di sanificazione straordinaria degli uffici e prevedere la futura consegna di dispositivi di protezione individuale (mascherine, disinfettanti, separatori in plexiglass) stabilisce che:
- le sedi nella zona “gialla” sospenderanno tutte le attività di accoglienza del pubblico ad eccezione degli sportelli veloci e delle criticità indifferibili per gli utenti gestendo attraverso altri canali l’utenza di linea e la consulenza. Saranno attivate numerazioni telefoniche che smisteranno verso le task force provinciali le chiamate.
- I centri medico legali sospenderanno tutte le visite ad eccezione di quelle prioritarie a’ sensi della L.80 e quelle di controllo domiciliari.
- Le attività ispettive, sospese nelle zone “rosse”, nelle zone “gialle”, saranno condotte prevalentemente in esterna senza convocare i lavoratori controllati in sede.
- Saranno sospese le missioni da e verso le regioni “rosse” e “gialle” mentre le riunioni saranno effettuate in modalità remota.
- Saranno agevolate le consegne di computer portatili nei limiti della disponibilità e la configurazione di pc di proprietà al fine di consentire il lavoro a distanza.
Le sedi in zona “verde” non saranno interessate da variazioni al funzionamento attuale. La lista delle sedi e la relativa ripartizione sarà soggetta a revisione periodica in occasione di eventi segnalati dagli enti deputati alla salute pubblica.
Per quanto ci riguarda, questa ripartizione non ci trova d’accordoin quanto, pur senza inutili allarmismi, la tutela della salute del personale sembra passare in secondo piano per non voler intraprendere ogni azione volta al contenimento del rischio benché in ordine di gravità sul territorio.
A nostro parere tutto il territorio nazionale, eccezion fatta per le zone “rosse”, merita la medesima attenzione e può qualificarsi come “giallo” così come non si dovrebbero trattare in maniera dissimile le sedi all’interno di una stessa regione.
Come si potrebbero distinguere gli utenti una volta arrivati alla sede e quale perdita di immagine si avrebbe rimandando indietro quelli non servibili perché non “veloci”? Immaginiamo già ulteriori rischi di ordine pubblico e pericoli di aggressione.
La responsabilità della sottovalutazione dei rischi ricade, ovviamente, sul datore di lavoro motivo per cui chiediamo da tempo l’introduzione di un sistema di gestione della sicurezza che distingua nettamente titolo, ruolo e responsabilità, ma questa è una straordinaria opportunità per verificare come i sistemi di lavoro a distanza siano efficaci al pari della multicanalità nell’erogazione dei servizi.
Ancora una volta, l’INPS potrebbe tornare ad essere l’Ente più innovativo del Paese.
La salute del personale non è a colori, non mettiamoci pezze, agiamo per tempo.
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IL COORDINATORE GENERALE |
Tutela salute, sicurezza e ambiente |
UILPA-INPS |
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