gestione risorse umane a cosa serve

La UILPA INPS ha effettuato una valutazione approfondita del Regolamento di attuazione del decentramento territoriale dell’Istituto, evidenziando le potenzialità di questo approccio strategico, ma anche alcuni aspetti critici che richiedono una riflessione.

Il Regolamento si propone di ottimizzare la rete territoriale dell’Istituto, con un focus sull’analisi delle caratteristiche socio-economiche e demografiche dei vari territori, al fine di garantire una presenza dell’Istituto che risponda alle esigenze locali. In particolare, vengono adottati dodici parametri per identificare le aree più fragili e vulnerabili, con l’intento di bilanciare le necessità di prossimità fisica con la crescente digitalizzazione dei servizi.

Punti di Forza:

  1. Centralità dell’utente e supporto alle aree fragili: Il Regolamento pone un forte accento sulla necessità di mantenere una presenza fisica nelle aree più vulnerabili, come quelle isolate o con alto digital divide. Questo è un aspetto positivo che garantisce il diritto all’accesso ai servizi per le persone maggiormente a rischio di esclusione sociale, proteggendo così le fasce più deboli della popolazione.
  2. Approccio basato su parametri oggettivi: L’utilizzo di una griglia di parametri (ad esempio, disoccupazione, livello di istruzione, accesso alle tecnologie) consente una gestione delle risorse più trasparente e basata su dati concreti, riducendo il rischio di scelte arbitrarie e permettendo di calibrare l’offerta dei servizi in modo mirato.
  3. Flessibilità e adattamento alle specificità locali: Il Regolamento si distingue per la sua flessibilità nel rispondere alle esigenze locali, senza imporsi con soluzioni rigide. Le decisioni relative alla creazione, chiusura o trasformazione delle agenzie vengono adattate alle particolarità socio-economiche di ogni territorio, consentendo un uso più oculato delle risorse.

Aree di Criticità:

  1. Soglie dei parametri e potenziale disuguaglianza territoriale: L’impostazione delle soglie di fragilità potrebbe risultare troppo rigida e non tenere conto delle vulnerabilità locali che non raggiungono i valori soglia stabiliti. In territori con una bassa popolazione ma con alti tassi di povertà o invecchiamento, la valutazione potrebbe non cogliere completamente le reali necessità, con il rischio di non garantire una presenza fisica adeguata dove sarebbe più necessaria.
  2. Mancanza di enfasi sulla qualità del servizio e formazione del personale: Sebbene il Regolamento enfatizzi la presenza fisica delle agenzie, non approfondisce sufficientemente le modalità di miglioramento della qualità dei servizi offerti né come il personale debba essere formato per rispondere adeguatamente alle sfide emergenti in territori complessi. Il rischio è che la qualità del servizio non sia commisurata alle nuove esigenze, pur con una rete fisica di sportelli attivi.
  3. Dipendenza dai parametri tecnologici: Il parametro relativo all’accesso a SPID e CIE potrebbe penalizzare quelle categorie di utenti con bassi livelli di alfabetizzazione digitale, che, pur non avendo accesso a tecnologie avanzate, potrebbero aver bisogno di un supporto fisico. Questo evidenzia un possibile limite nell’integrazione tra i servizi digitali e quelli fisici, creando disuguaglianze nell’accesso alle prestazioni.
  4. Sostenibilità economica della trasformazione delle agenzie: La razionalizzazione della rete attraverso la chiusura o la trasformazione delle agenzie in Punti INPS può, in alcuni casi, risultare controproducente. L’eventuale riduzione di punti di accesso fisici potrebbe allontanare l’Istituto dalle popolazioni vulnerabili, compromettendo l’immediatezza e la qualità dei servizi, soprattutto in aree già svantaggiate. È quindi necessario considerare con maggiore attenzione la sostenibilità economica di queste trasformazioni rispetto al rischio di creare disservizi nelle aree più isolate.

Conclusioni:

Il Regolamento di attuazione del decentramento territoriale si configura come una risposta equilibrata alle sfide della digitalizzazione e alla complessità dei territori, ma la sua attuazione richiede un continuo monitoraggio e aggiustamento.

La UILPA INPS sottolinea che, per evitare disuguaglianze e inefficienze, l’applicazione dei parametri e delle decisioni relative alla rete delle agenzie non deve essere meccanica, ma accompagnata da un’analisi qualitativa che tenga conto delle specificità locali e delle reali necessità della popolazione. In particolare, nelle aree più fragili e vulnerabili, l’attenzione deve essere costante per garantire un’efficace inclusione sociale.

La flessibilità nell’adattamento alle dinamiche socio-economiche locali e l’aggiornamento continuo delle politiche in base alle necessità emergenti saranno determinanti per il successo di questa strategia.

L’obiettivo è ottimizzare l’organizzazione e i servizi offerti, assicurando che rispondano alle reali esigenze dei cittadini, con tempestività, competenza e una forte attenzione alla qualità del servizio.

Roma, 13 gennaio 2024

       I Componenti OPI                                                                     Il Coordinatore Generale UILPA INPS

Claudio Furiati, Carla Del Bono                                                                                         Sergio Cervo