Il 58° Rapporto Censis evidenzia i crescenti problemi del welfare e della sanità in Italia, mettendo in luce disuguaglianze e sfide sociali.
Dal 2013 al 2023, la spesa sanitaria privata pro-capite è aumentata significativamente rispetto a quella pubblica, mentre le retribuzioni dei medici nel Servizio Sanitario Nazionale sono diminuite. Questo ha portato a un crescente ricorso al settore privato, con un terzo degli italiani che, per superare le lunghe liste di attesa, si rivolgono a prestazioni a pagamento, indipendentemente dal reddito. Questo alimenta la percezione di una sanità a due velocità, in cui i più benestanti possono permettersi cure migliori.
In parallelo, emerge la sensazione che il welfare pubblico stia riducendo la sua copertura, costringendo molte persone a ricorrere a polizze assicurative private e a risparmi per proteggersi dai rischi sociali, come sanità e pensioni. L’84,2% degli italiani ritiene che i più ricchi abbiano accesso a cure migliori, mentre il 63,4% esprime sfiducia nel Servizio sanitario nazionale.
Sul fronte sociale, l’Italia presenta alti tassi di povertà, con il 27,2% della popolazione a rischio di povertà prima dei trasferimenti sociali, e un ampio ricorso al supporto familiare, con il 37% che riceve regolarmente aiuti economici. Questo riflette un quadro di crescente disagio economico e sociale, con fenomeni come la povertà alimentare, energetica e oculistica che colpiscono una parte significativa della popolazione.
Infine, il rapporto tocca anche il tema della pensione, sottolineando la richiesta di maggiore libertà di scelta per i pensionati, che vorrebbero poter andare in pensione anticipatamente o continuare a lavorare se lo desiderano, sebbene la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale resti una preoccupazione centrale per la maggioranza degli italiani.
Roma, 15 gennaio 2025
Ufficio Studi Coordinamento UILPA INPS