Abbiamo più volte detto e scritto che l’attuale Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance individuale, attualmente in vigore all'INPS, non ci piace!
Viene percepito dai dipendenti come profondamente iniquo, demotivante e incoerente. Questo vale anche per gli Ispettori.
Merita un’attenzione particolare il fatto che la loro performance è strettamente legata al raggiungimento di un obiettivo descritto da un mero dato numerico: il budget!
È inaccettabile questa semplificazione che non tiene conto della complessità e delle diverse dinamiche che intervengono durante gli accertamenti, derivanti soprattutto dalla natura delle segnalazioni pervenute. Alcune di queste, infatti, per loro stessa natura, ad esempio dimensioni dell’attività da sottoporre a controllo, portano a risultati rilevanti in termini numerici. Altre, invece, presentano complessità amministrative maggiori e richiedono anche un impegno maggiore, tuttavia, in termini quantitativi-numerici producono un impatto minore sul budget generale assegnato. A questo proposito, bisogna sottolineare poi che le pratiche di accertamento vengono assegnate direttamente dal dirigente e ben poco possono spostare rispetto al risultato finale i singoli Ispettori con l’accertamento assegnato. Si aggiunga anche che non si tiene minimamente conto delle variabili relative al lavoro di Coordinamento con INL, ITL e NIL che impegna gli Ispettori in attività orientate ad attività che non producono risultati valutabili nei termini suddetti ma che, nel rispetto delle norme vigenti in materia, sono da considerarsi fondamentali.
In sintesi, questo sistema così pensato penalizza fortemente e ingiustamente gli Ispettori, riteniamo pertanto che sia necessaria una riforma che includa criteri più ampi e qualitativi al fine di valorizzare tutte le dimensioni del lavoro ispettivo e garantire un giudizio adeguato, completo e più giusto.