Tra pochi giorni, il 29 febbraio 2024, scadranno le disposizioni che hanno consentito ai colleghi in condizione di fragilità di lavorare in smart working, esonerandoli dal criterio della prevalenza del lavoro in presenza.

Ormai da anni, (originariamente a causa dell’emergenza pandemica), non senza difficoltà, vengono prorogate, disposizioni atte a garantire a tutti i colleghi con fragilità –accertate dai medici competenti - di poter continuare a svolgere il loro lavoro senza mettere a repentaglio la propria salute.

Con la direttiva del Ministro Zangrillo del 29 dicembre 2023, dopo l’esclusione della misura nel pubblico impiego, si è inteso disciplinare la questione rimettendola alla valutazione dei singoli Dirigenti.

L’Istituto, in tal senso, con Hermes del 29/12/2023 n. 4720, disponeva l'estensione del lavoro agile ai soggetti in condizione di fragilità al 29 febbraio 2024.

L’attenzione per i dipendenti con fragilità, però, non può cessare al 29 febbraio.

Crediamo veramente che le “particolari e gravi condizioni di salute” muteranno il 1 marzo?

Ricordiamo che non è solo il rischio da Sars Cov 2 a dover essere attenzionato.

A tutti i ns colleghi in condizione di fragilità è dovuta una tutela specifica per garantire che possano svolgere l’attività lavorativa in condizioni di salubrità e sicurezza (obblighi a cui è tenuto il datore di lavoro ai sensi art. 2087 cc).

Confidiamo nell’intelligenza e nella sensibilità dei ns vertici affinché vengano rinnovate le disposizioni a tutela dei colleghi fragili, almeno fino al 30 giugno 2024, senza inutili attese dell’ultimo giorno utile!                                              

                                                                                                                                                                                                                                                                  

Roma, 16 febbraio 2024

                                                          Il Coordinatore Generale UILPA INPS

                                                                                   (Sergio Cervo)