Si è svolto ieri l’incontro con l’Amministrazione per la sottoscrizione del CCNI 2023 e per l’inizio delle trattative per quello del 2024.
Rispetto alla bozza del CCNI 2023 abbiamo dato atto del notevole incremento del fondo, che rispetto al 2022, è aumentato di circa 4 milioni e 800 mila euro e proprio in considerazione delle disponibilità, abbiamo chiesto di estendere l’aumento dell’indennità di funzione previste per i tecnici e gli attuari anche agli avvocati in ragione delle ben note criticità in cui versano da tempo i legali dell’istituto. L’aggravio di lavoro dovuto alla telematizzazione del processo giudiziario, le gravi condizioni di lavoro dovute ad una compromessa ed inadeguata dotazione organica (su 329 Avvocati previsti dal Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2023 – 2025 l’attuale consistenza è di 290, senza contare i pensionamenti previsti a fine anno) ed il ritorno in capo agli uffici dell’attività di recupero crediti legata a specifici obiettivi di produzione da realizzarsi in assenza del necessario supporto amministrativo, impongono un aumento serio della indennità di funzione professionale legale, aumento adeguato al carco di lavoro, all’impegno e alle responsabilità dei legali tutti .
Quanto ai tecnici ed agli attuari abbiamo evidenziato che la diversa misura dell’indennità professionale prevista tra il primo ed il secondo livello professionale non trova riscontro ne sull’identità della funzione svolta dai professionisti ne negli intenti del vigente CCNL ai cui tavoli si è lavorato per ridurre il più possibile il divario economico tra i due contingenti. Da qui la richiesta di parificare tra primo e il secondo livello l’indennità di funzione dei tecnici ed attuari (parificazione del resto già in atto per i legali) e modulare di conseguenza i previsti aumenti
Riguardo all’incentivo alla mobilità, attesa la modifica dei coefficienti di ripartizione delle risorse non utilizzate rispetto al CCNI 2022 (vedi comma 9 art 5 ipotesi CCNI 2023) abbiamo chiesto all’amministrazione una razionalizzazione della disciplina dell’indennità di mobilità intesa a garantire un’equa ripartizione delle risorse tra gli interessati ma al contempo ad attenuare al massimo la sottrazione di risorse dal Fondo.
Da sempre infatti l’obbiettivo prefissato della UILPA è quello di garantire il massimo a tutti, evitando rendite di posizione, obbiettivo oggi ancor più sentito, considerato che da qui a pochi anni tanti professionisti andranno in pensione
L’amministrazione ha rinviato l’incontro alla prossima settimana per verificare la possibilità di intervento sull’indennità di funzione dei professionisti
All'esito positivo di tale possibilità è stata data la disponibilità di sottoscrizione con dichiarazione congiunta a latere che preveda l'impegno dell’amministrazione a rivedere tutto il sistema indennitario ossia indennità di funzione, maggiorazioni delle retribuzioni di risultato e indennità di mobilità per iniziare i lavori sul CCNI 2024
Nel contempo sulla bozza per il 2024 abbiamo preannunciato la nostra richiesta per:
- Un ulteriore aumento dell’indennità di funzione per tutti i professionisti dei tre rami professionali e la parificazione dell’indennità di funzione in misura uguale tra primo e secondo livello;
- la revisione delle maggiorazioni per l’indennità di risultato per tutte le famiglie professionale in considerazione del fatto che nell’ipotesi 2024, per la prima volta, l’Amministrazione ha proposto maggiorazioni solo per attuari e tecnici e nulla per i legali (per i quali non sarebbe più prevista la maggiorazione del 30% per le attività nelle sedi critiche);
- La eliminazione della maggiorazione della retribuzione di risultato prevista per i tre coordinatori generali e per i vicari dei coordinatori generali, in modo garantire più equilibrio tra i compensi dei professionisti e reperire ulteriori risorse da distribuire tra tutti;
- La ridefinizione dei contingenti e dei limiti dell’indennità di mobilità e la redistribuzione delle risorse non utilizzate a favore della retribuzione di risultato di TUTTI i professionisti .
Attendiamo i dati dall’Amministrazione e la convocazione per la prossima riunione.
MEDICI: Ipotesi CCNI 2023 e 2024
Al tavolo l’Amministrazione ha presentato due documenti aventi per oggetto i CCNI del 2023 e 2024.
Riguardo al CCNI 2023 abbiamo firmato il documento fotocopia di quello del 2022. Unica differenza l’aumento di 3.864.820,03 euro, solo per questo anno per adeguamento CCNL, del fondo per la retribuzione accessoria.
Abbiamo colto l’occasione della presenza del D.C. Risorse Umane per reiterare tutte le criticità attualmente in essere riguardanti il corpo medico dell’Istituto:
- La ingente perdita economica dovuta alla riduzione dei compensi incentivanti in relazione alle nuove assunzioni di medici alle quali non è seguito un aumento proporzionale del Fondo con il conseguente paradosso che i medici lavorano molto di più, con ritmi a rischio burnout, con orari di servizio che vanno ben oltre le ore contrattuali e con una busta paga sempre più scarna;
- La definizione immediata della situazione carente delle Unità Operative Semplici con l’indizione in tempi brevissimi di un interpello ad hoc;
- La risoluzione a breve della “vexata questio” sulla regolamentazione del rapporto di esclusività e dell’Intra/extramoenia;
Abbiamo inoltre richiesto l’orientamento dell’Istituto riguardo alle richieste da parete di molti colleghi di poter restare in servizio fino ai 70 anni. Ci è stato risposto che si aspetta la costituzione del CDA per poter emanare delle “linee guida” a riguardo.
Proprio per queste molteplici problematiche abbiamo con forza espresso la necessità di riformulare completamente il CCNI 2024 che in alcune sezioni, quale quella della ripartizione della retribuzione di risultato, riporta posizioni professionali obsolete.
Per la nostra insistenza è stato convocato un tavolo tecnico per il 20 febbraio p.v. per discutere di tutte le criticità mediche.
Ci è stato inoltre riferito che entro marzo, per scorrimento di graduatoria, saranno assunti 8 medici di II fascia e 86 medici di I fascia oltre ai tanti medici convenzionati in attesa di collocazione.
DIRIGENTI : SOTTOSCRITTO CCNI 2023
L'incontro con l'Amministrazione, avvenuto nella giornata dell’altro ieri, ha portato alla sottoscrizione del CCNI 2023 anche da parte della UILPA INPS.
Con soddisfazione abbiamo condiviso la linea gestionale e operativa dell'Amministrazione nel definire tempi e modi per arrivare alla conclusione dei lavori per l'anno 2023 e per fissare le basi negoziali per affrontare la discussione del CCNI 2024.
Il CCNI 2023 si presenta in grandi linee sulle stessi basi descrittive di quello sottoscritto il mese scorso per il 2022, con l'adeguamento dell'importo del Fondo e del riassettamento della parametrazione della Retribuzione di risultato, di cui all'art.5, che ha previsto la riconsiderazione dei coefficienti, alla luce del nuovo Regolamento di Riorganizzazione, con l'istituzione di nuovi ruoli di responsabilità per alcuni organi dell'istituto e del riassetto, in Aree manageriali, di determinati incarichi dirigenziali assettati nell'organigramma della Direzione Generale.
La scelta condivisa di affrontare tematiche come quella dell'individuazione di principi e criteri che caratterizzano i percorsi di carriera della dirigenza dell'istituto, la rivisitazione dei coefficienti di merito per l'attribuzione della retribuzione di risultato rispetto alla complessità dei ruoli e degli incarichi dirigenziali, una diversa modalità di valutazione temporale per gli incarichi ad interim e aggiuntivi, diverse attribuzione di plafond economici per l'assegnazione di importi indennità come quello della mobilità territoriale sono importanti segnali di volontà delle Parti nel voler affrontare con sistematicità e strutturalmente "questioni" e "istituti" di interesse comune per tutta la dirigenza dell'istituto.
La prossima data di incontro, per iniziare il confronto su queste tematiche, sarà il 20 febbraio p.v.
La UILPA ci sarà con interesse propositivo e con l'intento di confrontarsi su idee innovative e di sviluppo professionale per la dirigenza, al fine di fornire elementi e criteri che possano garantire una maggiore trasparenza e determinazione per la sottoscrizione, non solo, del CCNI 2024, ma anche quelli degli anni successivi.
Roma 9 febbraio 2024