Così abbiamo commentato la notizia, fornitaci ieri dal Direttore Generale, secondo la quale un rilievo del Collegio dei Sindaci starebbe mettendo seriamente in discussione il buon esito del piano di risparmi inserito dall'Amministrazione all'interno della 1^ nota di variazione al bilancio; piano alla cui attuazione, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2013, è subordinata la salvaguardia delle risorse di cui all'art. 18 della legge 88/89.
Ove il verbale dell'Organo di controllo interno fosse validato dalle competenti funzioni ministeriali infatti, mancherebbero all'appello oltre 90 milioni di euro, da reperire, secondo quanto previsto dalla norma, tra quelle destinabili al finanziamento dei “progetti speciali”.
CGIL CISL UIL e CISAL
non permetteranno che ciò avvenga.
Non permetteranno che i lavoratori e le lavoratrici del nuovo Inps vengano considerati alla stregua di garanti di un debito non loro. Né che si metta mano ad interventi di riduzione del livello dei servizi e delle prestazioni che l'Inps è chiamato ad erogare.
Va da sé che, ove si dovessero confermare i tagli previsti dall’amministrazione, insufficienti per rispondere alle “pretese” della spending review che, guarda caso, ha penalizzato soprattutto l’Inps,
si dovrà intervenire esclusivamente sulle consulenze.
Consulenze il cui onere ormai da troppo tempo appare assolutamente abnorme rispetto alle reali esigenze dell’Ente.
Tutto ciò, mentre l’Istituto è impegnato in un processo di riorganizzazione dal basso in assenza di un serio piano di sviluppo.
Vi terremo costantemente aggiornati sugli ulteriori sviluppi della vicenda.