Sì, perché bisogna essere davvero piccoli per arrivare ad attaccare sul piano personale pur di definirsi differenti e difendere le proprie convinzioni. Ma forse questo è il punto, alcuni pseudo sindacalisti dell’aria fritta non sono così convinti delle loro argomentazioni e adottano questa tattica bieca, senza neanche avere il coraggio di firmare le castronerie che scrivono. Poi i codardi sarebbero gli altri…
Ma veniamo ai fatti. Costoro invocano l'applicazione dell'art. 43, comma 12, del D.Lgs.165/2001 in materia di informativa sindacale. Purtroppo, nello stesso decreto, all'art. 9 si prevede espressamente che: "Fermo restando quanto previsto all'art. 5, comma 2, i contratti collettivi nazionali disciplinano le modalità e gli istituti della partecipazione". E cosa prevede il CCNL del comparto Funzioni centrali al quale la legge demanda? Per quanto attiene l'informazione, l'art. 4, comma 3, di detto CCNL espressamente prevede che "L'informazione deve essere data nei tempi, nei modi e nei contenuti atti a consentire ai soggetti sindacali di cui all'art. 7, comma 3, di procedere a una valutazione approfondita del potenziale impatto delle misure da adottare ed esprimere osservazioni e proposte". I soggetti ai quali questa norma contrattuale si riferisce sono le OO.SS. che hanno sottoscritto il CCNL.
Dura lex, sed lex che piaccia o no.
Combattete una norma che considerate sbagliata nella sede giusta, non pretendetene la disapplicazione perché non è così che funziona in uno stato di diritto.
Quindi, cari anonimi, siete soltanto dei sindacalisti dell’aria fritta. A prescindere dalla calura di questi giorni, approfittate della pausa estiva per acquistare un compendio che contempli tutte le norme visto che qualcuna vi sfugge e, come siete abituati a fare firmando i vostri comunicati, studiatelo in gruppo.
A noi, legittimati dalla norma, lasciate fare il nostro lavoro a difesa dei supremi diritti e delle aspettative dei lavoratori del nostro prezioso Ente.
Il Coordinatore Generale
UILPA INPS
(Sergio Cervo)