La settimana che si apre oggi potrebbe essere quella decisiva per quanto riguarda la contrattazione del CCNI 2018 e per alcuni istituti a favore della conciliazione dei tempi di vita - lavoro. Infatti, relativamente a questi ultimi, dopo una lunga ed articolata attività congiunta in tutte le sedi si è arrivati alle sedute di contrattazione previste oggi per smart working e mobilità nazionale.

Con questi istituti, si potrebbe andare incontro alle esigenze dei lavoratori fuori sede e di quelli che a vario titolo trarrebbero beneficio dal non venire in ufficio tutti i giorni della settimana magari lavorando con la dotazione informatica in proprio possesso. Purtroppo sembrerebbe che ci sia l’intenzione di tagliar fuori dalla mobilità proprio i lavoratori della DCOSI accampando il motivo che, a distanza, non sia possibile esercitare il ruolo informatico.

Oltre a relegare gli informatici nel ghetto, questa visione sembrerebbe decisamente anacronistica e incompatibile con il paradigma odierno del lavoro informatico.

Non si può essere contemporaneamente leva per abilitare di processi tecnologici e prigionieri nel bunker.

Su questo fatto, a prescindere dalla necessità individuale della singola misura (smart working o mobilità), gli istituti di conciliazione dei tempi vita-lavoro (part time, telelavoro, banca delle ore, ecc.), visti nel loro insieme come strumenti di accrescimento del benessere organizzativo e, indirettamente, della produttività individuale in un’ottica di benefici aziendali a tutto tondo, non possono essere riservati solo ad una parte del personale.

p. IL COORDINAMENTO UILPA - INPS DG

Claudio Checcherini