Fossimo stati al posto del presidente Boeri avremmo scelto un commiato del tutto diverso.

Un epilogo a dire il vero inatteso, quello di non consentire la discussione sui contratti integrativi, che scaricando sul personale gli effetti giuridici ed economici di tale gesto, pone le scriventi organizzazioni sindacali nella piena consapevolezza di quel che resta delle relazioni sindacali in questo Istituto: il nulla.

Non sappiamo bene quali siano le reali motivazioni che hanno spinto il presidente ad un dietro front così repentino, quando le indicazioni che avevamo ci portavano ad essere fiduciosi sulla possibilità di un accordo, ma evidentemente le ragioni non sono di merito e, sinceramente, a questo punto diventa irrilevante.

Quel che ci interessa rappresentare e denunciare è il grave danno arrecato al personale, intanto in termini economici, con riguardo alla liquidazione della produttività nonché al ripristino dei valori del TEP, giusto per citare due esempi.

Non comprendiamo come scelte opinabili, inopportune ed irrispettose del lavoro quotidiano di migliaia di lavoratrici e lavoratori di questo istituto siano usate per fini e personalismi incomprensibili ed inaccettabili.

Tutto questo in un momento drammatico per il Paese, dove l'istituto è chiamato, con i propri servizi, a nuove ed impegnative sfide (quota 100 e reddito di cittadinanza per citarne alcune), con la previsione di un cospicuo numero di lavoratori che ha legittimamente scelto di andare in quiescenza e con tutti i problemi organizzativi e logistici ancora irrisolti.

Al presidente Boeri, ed a chi verrà, mandiamo un messaggio chiaro:

Non è più il tempo di contare sul senso di responsabilità del Personale: la misura è colma.

Come non è più il tempo di restare inerti di fronte alla irresponsabilità ed alla protervia dei vertici dell'istituto che avranno come prima risposta la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale dell’Inps, che sarà mantenuto fino a quando le trattative sui CCNI non verranno riattivate.

Al futuro vertice dell'Inps, la cui nomina a questo punto auspichiamo si concretizzi con urgenza, anticipiamo che quello della definizione del contratto integrativo dovrà essere il primo atto cui dovrà occuparsi: dovrà essere finalmente il segno dell’attenzione e del rispetto che i lavoratori dell'Inps meritano.

Roma, 14 febbraio 2019

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO

CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS
Sergio CERVO

CONFINTESA/INPS
Francesco VIOLA