Partendo dal siparietto pubblicato oggi dai “tupamoros de’ noantri”, riportiamo la trascrizione degli ultimi istanti del video:

Libero Ponticelli: comunque la proposta presentata dall’Amministrazione era quella ... mi corregga ...

D.G.: sapete qual è la mia posizione ...

Libero Ponticelli: per cercare diciamo di portare avanti dei temi che riguardano tutto il personale, no giusto?

D.G.: sì però, se vogliamo andare avanti ... Chiudiamo, eh!

Luigi Romagnoli: no, no, basta, basta (facendo segno con la mano di interrompere il video)

– Fine del video –

Video interruptus, proprio sul più bello, quando finalmente possono prendere assieme le decisioni su come portare avanti i temi che riguardano tutto il personale, cala il sipario ...

Ancora una volta l’Inps si sottrae alla contrattazione facendosi scudo di chi non riconosce e ostacola il nuovo CCNL che assegna proprio al sistema di relazioni sindacali la possibilità di intervenire per impedire l’adozione di atti unilaterali delle amministrazioni. L’11 giugno scorso l’ennesima riunione interrotta.

Nel rispetto di quanto disposto dall’art. 40 del decreto legislativo n. 165/2001, il CCNL consente solo ai firmatari di sedersi al tavolo della contrattazione integrativa. Ricordiamo che quella norma era presente anche nei precedenti CCNL e che le stesse organizzazioni, che ora urlano e strepitano, in passato hanno successivamente firmato quei CCNL “per adesione”.

Quello che ci chiediamo ora è perché ed a chi giova questo cambio di atteggiamento di alcune organizzazioni sindacali. Fa forse più comodo far saltare i tavoli di confronto nel rispetto delle regole e permettere all’amministrazione di adottare provvedimenti unilaterali, magari dopo mediazioni sotterranee nel chiuso delle stanze della direzione?

L’Amministrazione aveva comunque proposto alle sigle non firmatarie di dare loro documentazione e di aprire tavoli di discussione separati. Soluzione che avrebbe comunque permesso a tutti di dire la propria senza però incorrere nel rischio della dichiarazione di nullità di un eventuale accordo, ma chi non ha firmato il CCNL si è rifiutato. Forse perché si preferisce bloccare la contrattazione alla luce del sole, che invece sarebbe nell’interesse di tutti i lavoratori?

Ma ciò che lascia sconcertati è l’atteggiamento dell’Amministrazione che ancora una volta usa i sindacati non firmatari a proprio uso e consumo violando apertamente le norme di legge prima ancora che quelle contrattuali. Non vorremmo che l’Istituto usasse USB come cane da guardia del padrone, allentando o stringendo il guinzaglio a seconda delle proprie convenienze. E di questo chiediamo conto al presidente Boeri.

L’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità. Se continua a impedire il concreto esplicarsi del CCNL nella piena esigibilità del sistema di relazioni sindacali e garantendo il nostro diritto al confronto, all’informativa e alla contrattazione, a livello nazionale come a livello territoriale, non ci resta che richiedere alla stessa di rispondere di palese attività antisindacale. A maggior ragione, dopo la sentenza del Tribunale di Milano, che ha già dichiarato infondato il ricorso di una delle organizzazioni non firmatarie del CCNL proprio sulla loro esclusione dai tavoli di contrattazione integrativa.

Noi a questo gioco non ci stiamo e chiediamo all’Istituto di assumersi le proprie responsabilità, facendo rispettare il CCNL e garantendo il nostro diritto al confronto, all’informativa e alla contrattazione per affrontare e discutere argomenti, quali per esempio le progressioni verticali per le aree A e B, disciplina delle pp.oo. , la riorganizzazione dell’Istituto, l’attuazione del CCNI 2017 e l’avvio della contrattazione integrativa 2018, che sono di diretto interesse per l’intera platea dei lavoratori.

Nel frattempo, la discussione sulla Circolare 76 che si sta avviando sui territori non può assolutamente partire o proseguire, visto lo stato patologico delle relazioni sindacali nell’Istituto. Per questo daremo mandato ai nostri rappresentanti sui territori di non offrire alcuna sponda all’Istituto, non sedendosi a tavoli simili che rischierebbero di essere dichiarati nulli nei loro effetti.

Chiediamo all’Istituto il ritiro immediato di quella circolare, visto che non sono state rispettate le regole contrattuali.

Nel frattempo, diffidiamo formalmente l’Amministrazione dal far uscire eventuali modifiche alla determina n. 55/2017 sulle pp.oo., che il nuovo CCNL individua tra le materie oggetto di confronto con le sigle firmatarie. In caso contrario denunceremo l’amministrazione per palese comportamento antisindacale ai sensi dell’art. 28 Statuto dei Lavoratori.

 

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO

CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS
Sergio CERVO

CONFINTESA/INPS
Francesco VIOLA

CONFSAL-UNSA/INPS
Piergiuseppe CIARALDI