Carissimo Tonino,
aspettavo da qualche settimana le tue dimissioni dalla Uilpa, quindi tutto posso essere, tranne che sorpreso dalla tua decisione. Ti conosco dal 1999 e sono vent’anni che faccio fatica a comprendere certe tue prese di posizione, come quella per cui un pensionato quale tu sei, debba pretendere di continuare l’attività con incarichi congressuali, pur senza poter partecipare ai congressi di categoria.
Nonostante tutto, ed io ne sono buon testimone, ti era stato chiesto di restare nella Uilpa e svolgere i tuoi incarichi, fatta salva la partecipazione in Uilpa Roma.
Sai benissimo che la struttura che dirigo non può sopportare una segreteria di otto persone, e va da sé che il tuo pensionamento, così come quello del collega Franco Taschini, costituiscono l’occasione per ridimensionarla a livello numerico.
Non c’è stata cattiveria alcuna, quindi, nei tuoi confronti. Ti è stato solo spiegato che potevi conservare le prerogative nel coordinamento Inps, ma non certo nella Uilpa di Roma.
Oltretutto, sai benissimo che la Uilpa di Roma non ha una operatività di carattere contrattualistico, salvo intervenire su richiesta dei coordinamenti provinciali. Le tue prerogative, pertanto, sarebbero rimaste intatte.
Cari colleghi della Uilpa Inps di Roma e Lazio, Tonino si è dunque dimesso dai seguenti incarichi, che ha mantenuto per decenni:
- Coordinatore provinciale Inps Roma;
- Coordinatore regionale Inps Lazio;
- Segretario nazionale Inps;
- Segretario Uilpa Roma e Lazio con delega al parastato;
- Componente del Consiglio Territoriale della Uil Confederale di Roma e Lazio.
Orbene, da una persona con tali e tanti incarichi, ci si sarebbe aspettato un senso di responsabilità verso la nostra Uilpa che Tonino non ha mai avuto! Lui sì che ha voluto essere un uomo solo al comando, senza aver mai pensato di far crescere vicino a sé un gruppo dirigente che fosse in grado di avvicendarlo, così come io stesso feci quando lasciai la Federazione Romana delle Agenzie Fiscali di cui ero responsabile. Oggi, invece, siamo agli ultimatum!
Caro Tonino, la Uilpa saprà reggere anche i colpi della tua ingratitudine ma, ai colleghi che tu stesso stai tentando di trascinare in un’avventura senza ritorno, io chiedo di valutare bene quello che si sta loro proponendo.
Carissimi, guardatevi bene dall’inseguire Tonino in un’avventura che non è la vostra! È solo sua! Al prossimo Congresso, Alberini avrebbe avuto sessantotto anni e la pretesa di portare a compimento un mandato che l’avrebbe visto, da settantaduenne, confrontarsi con le nuove generazioni che, di qui a poco, andranno a rinvigorire un prestigioso istituto qual è l’Inps. È quindi l’anagrafe che lo condanna definitivamente! Allora mi chiedo, a chiusura del prossimo mandato di Alberini, che cosa ne sarà di coloro che avranno voluto seguirlo ed in che modo questi amici pensano che possano essere risolti i loro problemi!
Spiegategli voi per primi che la sua è una strada senza via di uscita; siamo ormai allo “homo homini lupus est”, di hobbesiana memoria, l’uomo che, per suo interesse personale, si fa belva tra gli altri uomini per raggiungere uno scopo che è solo suo.
Inoltre, Tonino, rispetto alle critiche che muovi sul rinnovato contratto di lavoro, mi domando quale sia la tua onestà intellettuale e come fai a liquidare un rinnovo che ci è costato lacrime e sangue e di cui tu dici che non da nulla e toglie persino gli ultimi spazi sindacali rimasti.
Mi chiedo, perciò, se veramente tu abbia studiato nei dettagli l’ipotesi di contratto:
come fai a non ricordare che partimmo da un’offerta di trecento milioni di Euro da parte del Governo che abbiamo poi condotto al numero di diversi miliardi? Come fai, ancora, a non vedere che la legge Brunetta è abrogata nei fatti, che a febbraio percepiremo gli arretrati e a marzo gli ottantacinque Euro sullo stipendio? Senza contare che gli ottanta Euro sono stati confermati per i nostri lavoratori a reddito più basso e che stanno partendo nuove procedure di passaggi economici in molte amministrazioni, che tu ben conosci.
Questo, caro Tonino, e cari lavoratori e lavoratrici dell’Inps, è il sindacato confederale, e questa è la Uilpa, una categoria che è stata trainante rispetto agli ottenimenti contrattuali conferiti!
Quindi, ci salutiamo qui! Ci lasciamo dopo vent’anni di collaborazione con la struttura di Roma. Certamente questa tua uscita rappresenta un percorso doloroso, ma se pensi che la tua strada debba essere questa, fa’ pure quello che senti. Per il bene dei nostri lavoratori Uilpa Inps, però, ti prego di non tentarli a rincorrere avventure senza futuro!
A questo punto, saluto i carissimi colleghi dell’Inps, gli iscritti, e tutti i simpatizzanti della Uilpa Inps. Saluto anche te, Alberini, ma non con un “ad maiora” che si dedica ad un amico che sta vivendo una crescita professionale, ma con il “buona fortuna”,
che ben si addice agli avventurieri come te!
Maurizio NARCISI
(Segretario Generale Territoriale)