Incassato il diniego all’utilizzo della Sala Mancini, messa a reddito dall’Amministrazione e incomprensibilmente non concessa per le assemblee sindacali, una marea di ispettori di vigilanza dell’INPS si è riversata sotto il portico di Via Ciro il Grande, davanti all’ingresso principale della Direzione generale dell’INPS.

Negli interventi, si è registrata l’amarezza dei lavoratori nell’avvertire un abbandono da parte dell’Amministrazione per una funzione socialmente strategica a tutela della legalità e dei diritti dei lavoratori.

Quasi tre ore di confronto in piedi, in una situazione disagiata, nella quale gli ispettori di vigilanza hanno mostrato molta determinazione e la forte consapevolezza di far parte di un pezzo importante di Stato Sociale minato da scelte politiche scellerate e governato da un management che oggi appare non all’altezza del compito.

L’assemblea ha deciso alcune misure di protesta: blocco dell’uso del mezzo proprio, dello straordinario e di ogni anticipazione di spesa per accessi esterni; tali forme saranno proposte all’assemblea nazionale del 19 gennaio che si terrà in Via Fornivo N. 8, davanti agli uffici della direzione dell’INL, e che vedrà riuniti gli ispettori di INPS-INAIL-INL in una vertenza destinata a crescere intorno a obiettivi comuni: mantenimento dei tre distinti corpi ispettivi; stanziamento da parte del Governo delle risorse necessarie al funzionamento dell’Ispettorato e alla parificazione delle retribuzioni e dei trattamenti economici degli ispettori dei tre settori di lavoro; investimenti nello sviluppo informatico dell’INL; fluidità nella gestione dei cambi di profilo che non debbono essere bloccati da un termine temporale.

Moltissimi gli ispettori di vigilanza rimasti fino al termine dell’incontro del pomeriggio con l’Amministrazione, chiesto per esaminare i contenuti del DM del Ministero del Lavoro che prevede il trasferimento delle risorse delle missioni all’INL. Le delegazioni sindacali delle organizzazioni promotrici dell’assemblea sono state integrate con molti ispettori venuti a Roma per partecipare alla protesta. Gli stessi lavoratori hanno potuto verificare in prima persona l’atteggiamento remissivo della Delegazione di parte pubblica, che vedeva la presenza del Direttore generale, di fronte al decreto e alle scelte governative. Non c’è stata alcuna apertura se non addirittura l’affondo verso il lavoro ritenuto insufficiente di una specifica regione.

L’incontro con l’Amministrazione ha rafforzato l’esigenza di proseguire ed inasprire la vertenza, con l’auspicio che anche le altre organizzazioni sindacali che finora hanno avuto un atteggiamento di attesa si uniscano al fronte sindacale costruito in questi giorni. Il prossimo appuntamento resta l’assemblea nazionale del 19 gennaio al Ministero del Lavoro, che diventa l’interlocutore principale con cui fronteggiarsi. Invitiamo tutti gli ispettori di vigilanza dell’INPS a rendere partecipata anche quella protesta proseguendo in modo unitario e convinto il percorso appena iniziato.

Roma, 12 gennaio 2018

 

CISAL INPS
FRANCESCO VIOLA

USB INPS
LUIGI ROMAGNOLI

UILPA INPS
SERGIO CERVO