La difesa dei dipendenti pubblici è un tema complesso, ancora oggetto di dibattito soprattutto in materia di passaggio del contenzioso al giudice ordinario.

Pur non volendo entrare nel merito di aspetti meramente tecnici, la UILPA-INPS ritiene che l’Amministrazione dovrebbe valutare la possibilità, attraverso le opportune modalità da stabilire, di mettere a disposizione dei propri dipendenti un team di assistenza legale ad hoc, rimborsando ai lavoratori le spese affrontate per pagare gli avvocati nei casi di assoluzione o estraneità rispetto alle accuse contestate.

Una significativa battaglia in termini di civiltà che, di certo, potrebbe rendere migliore la qualità della vita dei dipendenti, inserendosi, a buon diritto, in quel clima di

È trascorso più di un mese da quando, era lo scorso 31 luglio, l’Amministrazione incontrò le organizzazioni sindacali per affrontare il tema delle procedure selettive per le progressioni verticali ed illustrare lo stato dell’arte dell’iter di certificazione dell’ipotesi di CCNI 2018 delle aree professionali.

Ad oggi tutto tace ed ignoriamo il motivo di tale silenzio: non sappiamo se ciò sia dovuto al progetto di riorganizzazione dell’Istituto (sarebbe la terza riorganizzazione in cinque anni!) illustrato nelle sue linee di indirizzo nel corso della conferenza della dirigenza lo scorso 10 settembre che tante energie sembra debba assorbire oppure sia legato ad un fattivo operare dietro le quinte.

Nel frattempo i problemi permangono e ci

“Se l’acqua è poca, la papera non galleggia”: recita così un vecchio detto partenopeo, mai tramontato, che ben sintetizza le difficoltà di chi ha iniziato un progetto ma non riesce a portarlo a compimento a causa dell’assenza di condizione adeguate, che di fatto ne impediscono la realizzazione.

            Il proverbio rappresenta efficacemente l’attuale situazione nella quale versano l’INPS e i lavoratori dell’istituto stesso.

Il contratto integrativo 2018 è rimasto impantanato nelle nebbie ministeriali e non è stato ancora certificato, con il rischio incombente dello stravolgimento del TEP, istituto che negli anni ha garantito un adeguato riconoscimento ed una giusta crescita

Il progressivo pensionamento di tanti colleghi che hanno lasciato l’Istituto, i cambiamenti legati alle necessità della spending review quali l’accorpamento dei bacini territoriali, le nuove normative sociali e alcuni processi riorganizzativi che non hanno mai veramente preso il volo, hanno privato l’INPS di importanti professionalità. 

Una “perdita” che si è verificata anche presso altri uffici pubblici, come nel caso del MIBAC, e alla quale è stato posto rimedio attraverso una specifica deroga alla normativa vigente.

Volere è potere, dunque, e si stenta pertanto a comprendere perché nei riguardi dell’INPS non si manifesti analoga volontà e, soprattutto, la stessa

Sì, perché bisogna essere davvero piccoli per arrivare ad attaccare sul piano personale pur di definirsi differenti e difendere le proprie convinzioni. Ma forse questo è il punto, alcuni pseudo sindacalisti dell’aria fritta non sono così convinti delle loro argomentazioni e adottano questa tattica bieca, senza neanche avere il coraggio di firmare le castronerie che scrivono. Poi i codardi sarebbero gli altri…

Ma veniamo ai fatti.  Costoro invocano l'applicazione

Nei giorni scorsi abbiamo ampiamente rendicontato a proposito dei rilievi effettuati dai ministeri vigilanti a proposito del CCNI 2018 che aveva costituito equo riconoscimento delle molteplici attività svolte in Istituto nell’inseguimento delle recenti innovazioni normative in materia di pensioni e sostegno alla povertà.

L’Istituto che in passato era mito e riferimento per l’innovazione nell’ambito del parastato, mito e riferimento per l’informatica pubblica, si trova oggi imbrigliato da