Il primo maggio non è certo un giorno qualsiasi, anche se preferiremmo tutti che alla valenza simbolica della giornata si affiancassero contenuti concreti e azioni altrettanto decise per il futuro di tutti i lavoratori da parte delle istituzioni.

Quest'anno, la ricorrenza precede la manifestazione nazionale fissata per sabato 8 giugno che vedrà anche UILPA INPS scendere in piazza del Popolo a Roma insieme ad altre sigle del pubblico impiego (Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl) per chiedere ancora una volta, con forza, più risorse e occupazione, nella piena consapevolezza che soltanto il lavoro genera futuro e opportunità e che pubblico è sinonimo di equità sociale.

Festeggeremo dunque, il 1 maggio, con il pensiero rivolto alle rivendicazioni che

Nei giorni scorsi, il neo presidente Pasquale Tridico, in occasione di una delle prime uscite pubbliche, rilasciando un'intervista ha annunciato di volere un’Inps dalla "faccia bella e dal cuore generoso".

Un pensiero che condividiamo, pur essendo consapevoli che le criticità in atto e le difficoltà che l’Istituto affronta quotidianamente non si possono risolvere con il tocco di una bacchetta magica bensì attraverso un lavoro incisivo e pressante nei confronti delle istituzioni governative.

Ogni giorno tutte le lavoratrici ed i lavoratori dell’Ente con grande sacrificio garantiscono servizi per il territorio, in particolare i colleghi delle aree A e B che si prodigano con serietà e dedizione svolgendo quasi sempre un lavoro che è di

Con l’insediamento dei nuovi vertici dell’Istituto, sembra essere giunta a compimento una lunga fase, caratterizzata da incertezze e indecisioni che hanno determinato continui rinvii tra le parti in merito al confronto su una serie di problematiche già in discussione. Tra queste Presidente, come le abbiamo già rappresentato, riteniamo di fondamentale e vitale importanza che il nostro Istituto si riappropri a pieno titolo del proprio corpo ispettivo.

L’INPS non può assolutamente privarsi di una funzione così delicata e importante.

Il raggiungimento di tale obiettivo necessita però di una serie di fondamentali passaggi e confronti sia con gli organi politici che con quelli amministrativi.

Nel merito riteniamo avviare da subito il

In attesa della formalizzazione di un Vertice politico dell’Istituto che ci consenta in tempi brevi di chiudere i contratti integrativi relativi al 2018 sulla base delle richieste fatte all’Amministrazione dalle scriventi Organizzazioni Sindacali ed aprire il negoziato sui contratti integrativi relativi al 2019, la Delegazione di parte datoriale, come da noi richiesto lo scorso 19 febbraio, ha convocato ieri pomeriggio il Tavolo nazionale sui temi del recupero dell’assegno di garanzia e sui dati di produzione 2018.

L’incontro si è aperto con illustrazione di una circolare su Reddito e Pensione di Cittadinanza - di imminente uscita - in cui saranno fornite prime indicazioni operative. All’interno della Linea di prodotto/servizio

Fossimo stati al posto del presidente Boeri avremmo scelto un commiato del tutto diverso.

Un epilogo a dire il vero inatteso, quello di non consentire la discussione sui contratti integrativi, che scaricando sul personale gli effetti giuridici ed economici di tale gesto, pone le scriventi organizzazioni sindacali nella piena consapevolezza di quel che resta delle relazioni sindacali in questo Istituto: il nulla.

Non sappiamo bene quali siano le reali motivazioni che hanno spinto il presidente

La settimana che si apre oggi potrebbe essere quella decisiva per quanto riguarda la contrattazione del CCNI 2018 e per alcuni istituti a favore della conciliazione dei tempi di vita - lavoro. Infatti, relativamente a questi ultimi, dopo una lunga ed articolata attività congiunta in tutte le sedi si è arrivati alle sedute di contrattazione previste oggi per smart working e mobilità nazionale.

Con questi istituti, si potrebbe andare incontro alle esigenze dei lavoratori fuori sede e di quelli