Nonostante l’impegno profuso al fine di adattare l’accordo nazionale sulle reali esigenze della Direzione Generale, anche oggi non abbiamo trovato le condizioni per firmare la proposta dell’Amministrazione in materia di contenimento del rischio da COVID-19 in DG. Premesso che a noi interessa che il graduale ritorno alla normalità avvenga in sicurezza e che il rischio pandemico è particolarmente insidioso, anche questa volta, sembrerebbe essere sfumata l’occasione per implementare un sistema della sicurezza trasparente che coniughi titolo, ruolo e responsabilità per tutti gli attori e che sia chiaramente rivolto al benessere di tutti i lavoratori.

Ancora una volta, escludendo le specifiche riguardanti il coordinamento generale medico legale e quelle relative agli operatori del Coordinamento Generale Tecnico Edilizio, abbiamo registrato:

  1. vaghezza delle misure,
  2. incertezza della frequenza delle sanificazioni degli impianti di condizionamento (lasciata alle specifiche dell’Istituto Superiore di Sanità e a linee guida stilate dal CGTE ma che non è dato conoscere) che, nei plessi dotati di ricircolo d’aria, non potrà essere avviato prima dell’installazione di nuovi filtri progettati specificamente.
  3. diversità di trattamento tra categorie di dipendenti rispetto alla rischiosità percepita in merito ai DPI.

e dunque il protocollo locale non ha risposto ai criteri minimi che, a nostro parere, consentono il rientro in sicurezza.

Inoltre, relativamente al plesso di via Ciro il Grande, la problematica connessa alle prescrizioni dei VV.F. a seguito dell’incendio accaduto lo scorso anno, suggerirebbe di mantenere basso (sotto le 300 unità) il numero di persone presenti contemporaneamente in servizio.

I plessi con impianto di climatizzazione che prevede il ricircolo, come ad esempio quello di via Ciro il Grande, non potranno attivare il condizionamento prima dell’installazione di nuovi filtri specifici rendendo certamente difficoltoso il rientro nell’imminenza della stagione estiva.

Relativamente ai DPI, le mascherine mod. bandana Montrasio, disponibili sul Servizio Unico di Economato, non sono DPI e non hanno marchio CE (come si può verificare sul sito del produttore all’indirizzo https://montrasioitalia.com/it/mascherinetntmonouso). Pur comprendendo che queste siano state reperite in un momento di difficoltà di approvvigionamento, abbiamo chiesto di evitarne la distribuzione al personale al fine ridurre il rischio di contagio in caso di contatti ravvicinati.

In merito ad attività di progettazione per la futura ristrutturazione di ambienti di lavoro, raccomandando di fare tesoro dell’esperienza maturata con la pandemia, abbiamo chiesto di evitare la realizzazione ex novo di open space che complicherebbero il rispetto delle misure di distanziamento.

COORDINAMENTO UILPA - INPS DG

         Claudio Checcherini