Con una stringata comunicazione, inviata alle ore 16.20 di venerdì 21 dicembre u.s., l’Amministrazione ha trasmesso alle organizzazioni sindacali un’informativa preannunciando la soppressione del gruppo di lavoro istituito con la circolare n.36 del 20 marzo 2014 che aveva il compito di porre in essere tutte le attività propedeutiche collegate alla sistemazione della posizione assicurativa dei dipendenti pubblici “fino alla completa sistemazione del conto assicurativo” come recita la stessa circolare.

Come abbiamo già denunciato più volte in passato, si pone una questione di metodo e una di merito: il metodo attiene al rispetto degli interlocutori in un corretto sistema di relazioni industriali. Anche stavolta, le relazioni sindacali sono state vissute come un mero adempimento burocratico di cui liberarsi prima possibile: si è inviata un’informativa alle OO.SS. e dopo un’ora e mezza - alle ore 17.56 dello stesso giorno - si è pubblicato il messaggio Hermes n.4822/2018 con cui si dispone, con decorrenza 1° gennaio 2019, la cessazione dei gruppi di lavoro “ex circolare 36” con procedure di attribuzione addirittura in corso o appena definite in sede di direzione regionale/direzione di coordinamento metropolitano. Tutto questo è accaduto nonostante, subito dopo l’informativa, avessimo trasmesso una precisa richiesta unitaria scritta di apertura di confronto, come previsto dal CCNL, da cui l’Amministrazione pare sentirsi svincolata... Forse una denuncia per violazione dell’articolo 28 Statuto Lavoratori potrebbe ricordare che così non è.

Nel merito, ci sembra opportuno sottolineare il comportamento “schizofrenico” dell’Amministrazione rispetto al recente passato.

Infatti non più di sei mesi addietro, con la circolare n.76 del 31 maggio 2018, nell’aggiornare il modello organizzativo a livello territoriale, l’Istituto aveva confermato, a dimostrazione della bontà della scelta fatta a suo tempo nel 2014, l’operatività dei gruppi di lavoro “ex circolare 36” riconducendo la loro attività nella neocostituita linea di prodotto servizio “Gestione conto assicurativo individuale” e stabilendo che il funzionario cui era attribuito il coordinamento del Gruppo di lavoro rispondeva al Responsabile della medesima linea di prodotto servizio: una scelta opportuna in ragione della complessità delle operazioni connesse alla sistemazione delle posizioni assicurative dei dipendenti pubblici che richiederanno tempo e soprattutto formazione specialistica considerata la platea dei soggetti interessati ed il carattere variegato delle discipline relative alle diverse gestioni pensionistiche del pubblico impiego.

A chi giova una simile scelta? Non certo al buon andamento dell’azione amministrativa dell’Istituto, che disponeva di referenti territoriali specializzati sulla materia, e soprattutto alle migliaia di dipendenti pubblici che avevano un terminale territorialmente prossimo alle loro istanze.

Una scelta assurda e incomprensibile rispetto alla quale già oggi chiederemo conto all’Amministrazione in sede di confronto sindacale.

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO

CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS
Sergio CERVO