Sul tema delle progressioni verticali, argomento non inserito all’ordine del giorno dell’odierna riunione del Tavolo nazionale convocato sul CCNI 2018, l’INPS intende procedere con un atto unilaterale che non terrà conto delle osservazioni e delle proposte di modifica formulate dalle organizzazioni sindacali in occasione delle due precedenti riunioni.
È questa la sintesi e la brutale conclusione dei lavori del confronto odierno.
Contraddicendo gli impegni assunti formalmente e facendo leva nell’arco di questi dodici mesi, sul senso di responsabilità dalle organizzazioni sindacali che hanno pazientemente atteso i tempi per definire un accordo che regolasse le progressioni verticali mediante il meccanismo delle selezioni interne, la Presidenza dell’Istituto, e il dato è emerso chiaramente ed in modo plastico oggi con una Delegazione in evidente imbarazzo, ha deciso di chiudere a qualsivoglia forma di confronto sui criteri per le progressioni verticali.
Le nostre richieste di semplificazione della procedura di selezione attraverso l’eliminazione dell’inutile prova orale, di riconduzione delle prove scritte alle materie istituzionali che hanno attinenza con l’oggetto dell’attività dell’INPS, di rivisitazione dei punteggi riconosciuti ai titoli, di un’adeguata valutazione dell’anzianità di servizio e di una congrua ponderazione di idoneità conseguite in precedenti selezioni interne (senza i paletti temporali legati all’applicazione del D.lgs.n.150/2009 come invece riportato nella proposta dell’Amministrazione), comprese quelle organizzate a suo tempo non solo in INPS, ma anche negli Enti integrati, non hanno trovato udienza presso il vertice politico del nostro Ente.
A questo punto venga il Presidente al Tavolo negoziale ed abbia il coraggio di contraddire quanto da lui sottoscritto un anno fa!
CARO PRESIDENTE GLI IMPEGNI SI MANTENGONO
FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO
UIL PA/INPS
Sergio CERVO