I lavoratori dell’area A e B vedono ogni giorno offesa e lesa la loro dignità di lavoratori e la loro professionalità acquisita.
Valore e dimensioni della professionalità cosa sono veramente?
Comportamento adeguato, impegno nel raggiungere gli obiettivi, bagaglio di competenze, queste sono tutte sfaccettature della PROFESSIONALITA’, una qualità molto apprezzata nel mondo del lavoro privato, ma non nel pubblico impiego e non certamente all’INPS.
La professionalità è innanzitutto una qualità non innata, che quindi si può progressivamente acquisire, una competenza declinabile in tre dimensioni tra loro interdipendenti: morale, professionale e relazionale. I lavoratori dell’Area A e B rimarcano l’importanza del riconoscimento della loro professionalità in quanto eticamente corretto ed essenza della vera competenza che possa superare quei divari o gap che li pone in condizione di svantaggio e di inferiorità rispetto ai nuovi assunti dell’area C.
La coscienza dei lavoratori di area A e B non grida più vendetta per i soprusi subiti in questi lunghi anni, si sveglia nel caldo torrido per una legittima rivendicazione basata sull’abnegazione del lavoro svolto con serietà, dedizione e impegno, seppur quasi sempre di pertinenza dell’area C, senza eccezioni di sorta o compromessi di qualsiasi natura.
E’ giunto il momento cruciale in cui “LA PROFESSIONALITA’ VIENE FUORI, PRENDE FORMA E DIVENTA SOSTANZA”.
La UILPA-INPS si schiera, senza se e senza ma, a fianco dei lavoratori dell’Area A e B, affinchè, nel nuovo ordinamento professionale, in discussione presso l’ARAN ci sia, in fase di prima applicazione, un reinquadramento nell’area superiore di tutti i lavoratori delle suddette Aree, proprio in virtù della professionalità maturata in tutti questi anni.
Nel contempo la UILPA-INPS contesta la miope politica del rinvio da parte dell’Amministrazione, che già ora a normativa vigente, potrebbe dare seguito a delle selezioni interne per i lavoratori in possesso dei titoli necessari.
IL COORDINATORE GENERALE
UILPA-INPS
(Sergio CERVO)