Il Ministro Giuliano Poletti, piuttosto che riflettere sugli effetti nefasti che stanno producendo alcuni provvedimenti legislativi da lui proposti, primo fra i quali quello dell’istituzione dell’INL, continua la sua personale battaglia contro l’Istituto e contro la sua vigilanza ispettiva. Infatti, con direttiva del 22.11.2017 a sua firma , ha chiesto ai vertici dell’Istituto di mettere a disposizione dell’INL la propria banca dati. Un comportamento assurdo e quanto meno singolare, poichè l’INL che versa in un totale stato di incertezza e confusione organizzativa, non è mai realmente decollato, e a nostro parere così come è stato concepito mai decollerà. Sarebbe opportuno che il Ministro, invece di adottare tali anacronistiche e inutili direttive, concentrasse i suoi ultimi sforzi per effettuare una verifica sullo stato dell’arte, attraverso una valutazione sugli effetti che ha prodotto l’istituzione dell’INL, che ad oggi sono totalmente negativi. Da rilevare che tale situazione di estrema confusione nei giorni scorsi era già stata oggetto di denuncia anche dallo stesso personale dell’INL attraverso momenti di forte protesta. Il solo Ministro, sordo a tutte le giuste recriminazioni che giungono da tutto il territorio nazionale, prosegue imperterrito nella sua solitaria battaglia. Ci ricorda molto quel povero soldato giapponese che confinato da solo su un isola sperduta, sparava contro tutto e tutti coloro che si avvicinavano, il poveraccio non sapeva che la guerra era finita da tempo. Caro Ministro, la guerra è finita, e come ogni guerra lascia aperte molte ferite, sarebbe quindi il momento di riflettere e di trovare i giusti accorgimenti per rimettere le cose a posto. Forse è anche il caso di ripensare e rimodulare l’istituenda INL. Era assolutamente impensabile proporre una riforma cosi importante attraverso la creazione di una Agenzia Unica Ispettiva a costo zero. Le riforme costano caro Ministro. Ci avete provato, e purtroppo il fallimento ora è alle porte. Auspichiamo infine che i vertici dell’Istituto rispediscano al mittente la richiesta di mettere a disposizione la propria banca dati, sarebbe un segnale importante verso i funzionari di vigilanza INPS e non solo. E’ il momento che l’Istituto manifesti con chiarezza le proprie intenzioni in merito ai provvedimenti che intende adottare per trattenere all’interno dell’INPS una funzione cosi importante come la vigilanza ispettiva. In tal senso ci attendiamo che l’Istituto, senza alcun senso di accondiscendenza, si riappropri del proprio ruolo dirigente attraverso un intervento forte e determinato, in assenza del quale questa O.S. adotterà i necessari momenti di protesta.
IL COORDINATORE GENERALE
UILPA-INPS
(Sergio CERVO)