L'episodio avvenuto presso la sede di Torino la scorsa settimana evidenzia in tutta la sua drammatica tragicità la situazione che l'Inps sta vivendo.
La signora che si è data fuoco era evidentemente esasperata dalla sua situazione personale, ma sia ben chiaro che i colleghi non possano essere ritenuti in alcun modo responsabili dell'avvenuto. Come al solito, giornalisti poco attenti hanno superficialmente scritto che la pratica era ferma da mesi per un "cavillo" burocratico, facendo finta di non sapere - o, peggio, non informandosi sul fatto - che una pratica amministrativa non può essere chiusa dal dipendente se questi non ha tutti gli elementi previsti dalla normativa, a meno di non assumersi responsabilità disciplinari e contabili.


Quanto ai tempi di attesa, evidenziamo ancora una volta che, vista l'emorragia di dipendenti e l’aumento di competenze, i carichi di lavoro sul personale in servizio sono oramai divenuti insostenibili.


Ci chiediamo cos'altro sia necessario perché si prendano i necessari provvedimenti a tutela dei dipendenti? E se quella signora, anziché buttare alcool addosso a sé, lo avesse gettato su qualche collega?


Ci risulta che il Presidente Boeri abbia personalmente telefonato ai colleghi coinvolti per esprimere loro la propria solidarietà. Bene ha fatto, ma farebbe ancora meglio a prendere posizione pubblicamente a tutela dei lavoratori dell'Istituto, evidenziandone le difficoltà e chiedendo al Governo di far assumere il personale necessario per garantire ai cittadini quanto loro dovuto.


Domani, quindi, tutti in piazza del Pantheon dalle ore 10, per rivendicare la dignità dei lavoratori dell’Inps.

Roma, 3 luglio 2017


FP CGIL/INPS
Matteo Ariano


CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO


UIL PA/INPS
Sergio CERVO