Si è svolto venerdì 6/12 u.s., tra i rappresentanti dell’Amministrazione e quelli di parte sindacale, un nuovo incontro del tavolo tecnico per la RIDEFINIZIONE, in ottica di integrazione,  DEL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO.
Come chiesto dalle scriventi nel corso della precedente riunione del 2/12 u.s., l’Amministrazione ha fornito alle OO.SS. tutti gli elementi informativi (possibile ammontare del fondo 2013, risorse ad oggi utilizzate, ecc…) di cui si dovrà necessariamente tener conto ai fini dello sviluppo di qualsivoglia ipotesi di armonizzazione dei sistemi retributivi propri dell’Inps e degli enti incorporati; un obiettivo che, stante la recente proroga del blocco dei rinnovi contrattuali, dovrà esser conseguito, come a più riprese sottolineato dalle scriventi, con la necessaria gradualità e mettendo a sistema le migliori pratiche negoziali nel tempo sviluppatesi in tutti e tre gli enti al centro del processo di integrazione.
Conclusasi la fase di approfondimento tecnico, il confronto sull’armonizzazione dei trattamenti proseguirà, a partire dalle prossime settimane, in sede di tavolo nazionale.  

 

A chiusura dell’incontro, le scriventi OO.SS. hanno sollecitato la delegazione di parte pubblica a fornire risposte certe in tema di comandati, attuazione della spending review e mobilità nazionale a domanda.

 

Secondo le informazioni forniteci nel corso dell’incontro, a seguito della richiesta di parere formulata dall’Inps, si sarebbe aperta, tra Amministrazione e Funzione Pubblica, una interlocuzione in ordine alla problematica concernente la proroga del PERSONALE IN COMANDO. In particolare, secondo quanto riferito dal Direttore Centrale delle Risorse Umane, la Funzione Pubblica, in considerazione dell’impatto che i pensionamenti da spending determineranno nella stragrande maggioranza delle Sedi dell’Istituto, si starebbe orientando ad accordare all’Inps un’autorizzazione alla proroga dei comandi in essere fino a tutto il 31/12/2014. Oltre che nei casi di figure professionali difficilmente sostituibili (come, ad es., gli infermieri), tali proroghe verrebbero tuttavia concesse, secondo quanto precisato dalla delegazione di parte pubblica, ai soli lavoratori in servizio presso strutture nelle quali il rientro del personale in comando negli enti di appartenenza esporrebbe l’Inps ad oggettivi rischi di riduzione del livello dei servizi erogati. Previa adozione di un apposito messaggio hermes, le situazioni di oggettiva criticità dovranno essere rappresentate dalle Direzioni Regionali e saranno successivamente sottoposte al vaglio dei competenti uffici della Direzione Generale. Su nostra richiesta, il Direttore Centrale delle Risorse Umane ha infine precisato che:
- tale procedura potrà trovare applicazione anche nei confronti dei lavoratori che hanno già ricevuto le comunicazioni di revoca i cui rapporti non siano ancora giunti a scadenza;
- in attesa della risposta ufficiale da parte della Funzione Pubblica, l’invio delle revoche sarà sospeso.
Le scriventi hanno unitariamente ribadito la richiesta di proroga di tutti i comandi in essere fino a tutto il 31/12/2014.

 

Secondo quanto rappresentatoci dall’Amministrazione nel corso della riunione, anche le problematiche che attengono alle modalità e ai tempi di GESTIONE DEI PIANI DI PENSIONAMENTO DA SPENDING sono oggetto di esame con i competenti Uffici della Funzione Pubblica. Le scriventi hanno quindi sollecitato l’Amministrazione a portare rapidamente a conclusione le avviate iniziative di approfondimento e a comunicarne al più presto gli esiti alle OO.SS. Su un tema di così rilevante importanza, tanto per i lavoratori interessati quanto per il futuro dell’Istituto, non è possibile continuare a “navigare a vista”. Per questo, CGIL, CISL e UIL hanno chiesto che venga quanto prima portato all’attenzione del tavolo nazionale un piano dal quale emergano, con chiarezza e una volta per tutte, gli intendimenti dell’Amministrazione sia rispetto all’individuazione dei soggetti che, a seconda dell’anno di maturazione dei requisiti pre-Fornero, potranno avere accesso alle procedure di pensionamento in deroga sia rispetto alle date a partire dalle quali sarà possibile dare corso ai primi flussi in uscita. Secondo quanto riferito dall’Amministrazione, dai primi contatti con Funzione Pubblica sarebbe comunque emersa, come peraltro chiesto dalle scriventi, la disponibilità ad avviare un ragionamento volto a far sì che anche i lavoratori inquadrati in area B possano rientrare tra quelli che avranno accesso alle procedure di pensionamento in deroga. Infine, non sarebbero ancora state del tutto superate le difficoltà connesse alla certificazione delle posizioni assicurative dei lavoratori della Gestione Pubblica non iscritti al FPLD.

 

Per quanto riguarda la MOBILITÀ INTERREGIONALE, a seguito della pubblicazione delle graduatorie relative alla mobilità intraregionale, l’Amministrazione ha consegnato alle OO.SS., un prospetto recante le vacanze, distinte per regione, presenti nelle diverse Agenzie di produzione, semplici e complesse, su tutto il territorio nazionale. Le vacanze rilevate sono, complessivamente, n. 587 (Abruzzo: 9; Basilicata: 3; Calabria: 36; Campania: 120; Emilia Romagna: 4; Friuli Venezia Giulia: 8; Lazio: 98; Liguria: 26; Lombardia: 13; Piemonte: 40; Puglia: 43; Sicilia: 55; Toscana: 55; Trentino Alto Adige: 3; Umbria: 5; Veneto: 69). La questione relativa all’avvio delle procedure di mobilità nazionale a domanda, ivi inclusa quella che concerne gli ispettori di vigilanza, verrà trattata nell’ambito di un apposito tavolo nazionale, già convocato per domani, 10/12 p.v.

 

Al tavolo tecnico sull’armonizzazione dei trattamenti è seguita una riunione dell’OSSERVATORIO SULLA PRODUTTIVITA’. Dai prospetti consegnati dall’Amministrazione, relativi al terzo trimestre 2013, emerge, ad eccezione di alcune province, comunque in condizione di recuperare il lieve ritardo accumulato, un risultato complessivamente positivo. Al riguardo, abbiamo invitato l’Amministrazione a depurare, in sede di chiusura del 2013, i dati produttivi dell’incidenza negativa generata dall’integrazione logistica e funzionale che interessa ormai la gran parte delle sedi dell’Istituto ed a valorizzare nella giusta misura i giustificativi che i responsabili delle sedi saranno chiamati a produrre.