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La dichiarazione congiunta n. 4 del CCNI appena siglato invita le parti, nell’ambito della prossima contrattazione integrativa, ad affrontare prioritariamente le tematiche afferenti alla piena attuazione delle disposizioni del CCNL per il personale del Comparto Funzioni Centrali, periodo 2019/2021, in ordine alla costituzione dell’area delle elevate professionalità (cd. “quarta area”).

Alla luce di tutto ciò, in questi ultimi giorni abbiamo ricevuto numerose sollecitazioni di chiarimento su questo argomento, pertanto, riteniamo opportuno fare una prima analisi su questa Quarta Area, che rappresenta un’opportunità da approfondire, condividere e realizzare insieme.

Il Decreto-Legge n. 80/2021, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia”, convertito con modifiche dalla Legge n. 113/2021, ha introdotto importanti novità con riferimento alla valorizzazione e al riconoscimento del merito. L’articolo 52, comma 1 bis del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, testo unico sul pubblico impiego, come modificato dal citato decreto, prevede che il personale sia “inquadrato in almeno tre distinte aree funzionali e rimette alla contrattazione collettiva l'individuazione di un'ulteriore area per l'inquadramento del personale di elevata qualificazione”.

La norma quindi individua genericamente l’Area dedicata alle Elevate Qualificazioni (Quarta Area) e lascia alle singole Amministrazioni e alla contrattazione collettiva la stessa denominazione puntuale, la definizione dei contenuti e dei parametri ai fini dell’inquadramento del personale.

Il Contratto Collettivo nazionale 2019/2021 intanto all’art. 17 descrive il processo di reclutamento del personale da inquadrare nelle aree e stabilisce, nel rispetto del dettato normativo, che le “Progressioni tra le aree”, fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all'accesso dall'esterno, avvengono sia con progressioni di carriera interne sia con ingressi esterni. 

Le progressioni tra un’area e quella immediatamente superiore avvengono tramite procedura comparativa basata:

  • sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio 
  • sull'assenza di provvedimenti disciplinari
  • sul possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l'accesso all'area dall'esterno, nonché sul numero e sulla tipologia degli incarichi rivestiti. 

L’”allegato A” dello stesso contratto descrive l’Area delle elevate professionalità e specifica che appartengono a questa Area “i lavoratori che svolgono funzioni di elevato contenuto professionale e specialistico e/o coordinano e gestiscono processi articolati di significativa importanza e responsabilità assicurando la qualità dei servizi e dei risultati, l’ottimizzazione delle risorse eventualmente affidate, attraverso la responsabilità diretta di moduli o strutture organizzative”. 

Definisce inoltre i requisiti di base per l’accesso:

laurea magistrale accompagnata, di norma, da un periodo pluriennale di esperienza lavorativa in funzioni specialistiche e/o di responsabilità che possono anche richiedere l’iscrizione ad albi professionali.

L’attuazione completa e la definizione chiara dei criteri di accesso richiedono ancora del tempo. In Istituto, come noto, è stata nominata una Commissione che sta affrontando il tema, in considerazione delle peculiarità dell’INPS.

Naturalmente, maggiore è il tempo che si impiega per concludere la procedura di definizione dei contenuti, maggiore sarà l’attesa per tutti quei colleghi che attendono da troppo il riconoscimento delle specifiche professionalità.

Riteniamo pertanto sia giunto il momento di aprire il tavolo sindacale al fine di affrontare le problematiche legate all’applicazione della normativa in questione e trovare soluzioni condivise.

Le lavoratrici e i lavoratori oggi più che mai meritano un riconoscimento di carriera.

L’articolo 3 del decreto-legge n. 80/2021, che modifica l’art 52 del Dlgs 156/2001, d’altro canto, non a caso titola: “Misure per la valorizzazione del personale e per il riconoscimento del merito”!

Roma, 14 novembre 2024                                            

 

                                                                        Il Coordinatore Generale UILPA INPS                                                                                                                  Sergio Cervo