La "settimana super corta" di 4 giorni lavorativi, che, nonostante sembri una soluzione vantaggiosa, nasconde significative insidie per i lavoratori.
Sebbene l'idea di lavorare solo 4 giorni alla settimana possa sembrare allettante, la realtà è che il totale delle ore settimanali rimane invariato a 36 ore. Questo significa che le ore di lavoro giornaliere aumentano a 9, intensificando il carico di lavoro quotidiano senza un reale beneficio in termini di tempo libero.
Con la riduzione dei giorni lavorativi, i lavoratori perdono il buono pasto per il giorno non lavorato. Inoltre, l'aumento delle ore di lavoro giornaliere riduce le opportunità di lavoro straordinario, che rappresenta una fonte importante di reddito aggiuntivo per molti.
La settimana corta è presentata come una misura sperimentale e su base volontaria. Tuttavia, c'è il rischio concreto che questa disposizione diventi definitiva e obbligatoria, limitando ulteriormente la flessibilità e i diritti dei lavoratori.
L'introduzione della settimana corta comporterà un "riproporzionamento" delle giornate di ferie annue e delle altre assenze giornaliere previste per legge o da contratto. Questo si traduce in una riduzione dei benefici per i lavoratori, fatta eccezione per il permesso per matrimonio, che rimane invariato.
UILPA INPS ribadisce la sua opposizione a misure che, sotto l'apparenza di miglioramenti, comportano in realtà peggioramenti delle condizioni lavorative. Continueremo a batterci per garantire condizioni eque e dignitose per tutti i dipendenti.
Roma, 9 novembre 2024
Il Coordinatore Generale UILPA INPS
Sergio Cervo