La commissione bilaterale per la formazione ha ripreso i lavori riunendosi il 18/1/2017 e il 25/1/2017. Sono state illustrate dalla Direzione Formazione tutte le attività che fanno parte del piano di formazione 2016-2018.
In particolare, è stato effettuato lo scorso anno un assessment relativamente ai fabbisogni formativi che ha permesso la creazione di un ampio database che verrà aggiornato in base alle nuove esigenze che dovessero emergere in futuro. E’ stato altresì assegnato il budget per coprire il fabbisogno della formazione delle Direzioni Regionali.
Tutto il personale parteciperà a corsi in modalità multimediale sui valori e sulla mission dell’Istituto, compreso il tema della riorganizzazione in atto, e tutti parteciperanno alla formazione di lingua inglese, riprendendo un discorso che nel corso degli ultimi anni era stato ingiustamente messo da parte.
Inoltre, i responsabili di posizione organizzativa amministrativa saranno formati anche sulle specificità e competenze del proprio ruolo mentre i funzionari informatici parteciperanno a corsi specialistici specifici per il loro profilo.
E’ in corso anche la formazione dirigenziale, sia per i dirigenti di I che di II fascia, con una base formativa comune ed una parte specifica in relazione ai risultati dell’assessment effettuato negli scorsi anni.
Infine, continueranno le iniziative di active ageing.
Siamo soddisfatti del clima di collaborazione che si è instaurato nella commissione, dato che riteniamo che la formazione delle persone sia la base fondamentale sulla quale le organizzazioni fondano la propria crescita e sviluppo.
Tuttavia, dobbiamo rilevare che a volte le iniziative intraprese per la formazione del personale non arrivano uniformemente a tutti i colleghi, ma restano “a macchia di leopardo” e a volte alla discrezione di chi veicola le informazioni. Andrebbe incentivata la partecipazione ai corsi di formazione, che non devono essere visti come una mancata occasione per essere sulla linea produttiva, ma come un giusto accrescimento professionale che consentirà anche una maggiore efficacia ed efficienza così come è necessario all’Istituto. Occorre inoltre far funzionare ed incrementare l’utilizzo di sistemi che favoriscono la condivisione della conoscenza dato che spesso la sola formazione, in aula o multimediale, non può sopperire a tutte le richieste di approfondimenti. Purtroppo ormai tutto il personale Inps opera con carichi di lavoro che non permettono di avere tempo a sufficienza né per una adeguata informazione né per una necessaria formazione e spesso non hanno la possibilità di condividere le proprie conoscenze previdenziali.
Si potrebbe quindi, al fine di favorire la partecipazione del singolo, istituire un “libretto formativo e delle attività lavorative” nel quale ogni dipendente potrebbe riportare tutte le attività formative effettuate e le attività esercitate all’interno dell’Istituto, con la possibilità di aggiornarlo anche con eventuali altre informazioni (formazione extra Inps, attività svolte in altre amministrazioni/organizzazioni, ecc.)
Questo libretto potrebbe essere il primo passo per misurare la professionalità personale e le competenze individuali in modo naturale e per capire se ci siano situazioni di mancato accesso ai corsi di formazione.
Porteremo avanti l’idea che l’accesso alla formazione deve essere garantito a tutti, tenendo in considerazione le peculiarità specifiche di ogni profilo, e deve essere considerato un accrescimento non solo personale ma per l’Istituto stesso.
Roma, 30 gennaio 2017
I Componenti della Commissione Bilaterale Formazione