CGIL CISL UIL CISAL: "Soddisfazione per il via libera al salvataggio delle retribuzioni, ma dobbiamo continuare a mantenere alta l’attenzione per il futuro."
Come è noto, la Ragioneria Generale dello Stato bocciava il piano contenente le misure di riduzione della spesa varato dall’Istituto.
L’immediata e decisa risposta di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori dell'Inps nell’ambito del percorso di mobilitazione indetto da CGIL CISL UIL e CISAL, ha fatto sì che, nel corso della giornata di ieri, una nostra delegazione fosse ricevuta dal vice capo di gabinetto del Ministero durante il presidio di fronte al M.E.F.
Nel corso dell’incontro abbiamo con forza ribadito come l’eventuale taglio dei “progetti speciali”, oltre a determinare pesanti penalizzazioni retributive per i lavoratori, peraltro in presenza di un blocco dei rinnovi contrattuali, avrebbe causato una riduzione del livello dei servizi erogati dall’Inps su tutto il territorio nazionale.
Il Ministero ci ha quindi ufficialmente comunicato la volontà di dare il via libera alla seconda nota di variazione di bilancio, che consentirà di salvaguardare il fondo per i trattamenti accessori; salvaguardia che, ovviamente, come peraltro espressamente sottolineato dai rappresentanti del MEF, riguarda solo il fondo 2013.
Il risultato ottenuto ieri ci consente, per il momento, di interrompere la mobilitazione ma non rappresenta certamente un punto di arrivo.
Come previsto dalla legge di stabilità 2013 infatti, anche per gli anni 2014 e 2015, l’Istituto dovrà conseguire 240 mln/€ di risparmio aggiuntivi rispetto a quelli già imposti da normative precedenti.
Questo ci impone di continuare a mantenere alta l’attenzione rispetto al futuro. Affinché i pesanti obiettivi di risparmio che l’Inps dovrà conseguire anche nei prossimi anni, siano raggiunti, come a più riprese chiesto dalle scriventi OO.SS., attraverso interventi di riqualificazione della spesa e non mediante tagli alle retribuzioni e ai servizi resi alla collettività.
Un piano di razionalizzazione della spesa che dovrà essere accompagnato da un progetto di riassetto organizzativo e funzionale dell’Istituto di ampio respiro, finalizzato al miglioramento delle procedure e dei servizi ed incentrato sulla valorizzazione delle professionalità.