Dopo la riuscitissima manifestazione degli ispettori di vigilanza INPS, tenuta lo scorso 11 gennaio davanti alla Direzione generale in Via Ciro il Grane N. 21, a distanza di una settimana nessuno avrebbe scommesso sulla convocazione di un nuovo presidio, questa volta davanti alla sede degli uffici del Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in Via Fornovo N. 8 a Roma.
E invece la mobilitazione non solo è riuscita, anche se ovviamente con numeri ridotti rispetto alla precedente assemblea, ma ha messo insieme ispettori di vigilanza dell’INPS e dell’INAIL e ispettori del lavoro dell’INL in un unico fronte di lotta. Le lavoratrici e i lavoratori intervenuti hanno compreso bene l’importanza della posta in gioco e la necessità di avere un programma condiviso. Questi i punti principali:
- mantenimento dei tre distinti corpi ispettivi, riservando all’INL compiti di coordinamento dell’attività di Vigilanza svolta da INPS e INAIL, come previsto dalle attuali norme;
- blocco del trasferimento delle risorse funzionali e strumentali di INPS e INAIL all’INL, in attesa di correzioni normative;
- stanziamento di adeguate risorse aggiuntive per investimenti in campo informatico da parte dell’INL e per la parificazione dei trattamenti economici degli ispettori dell’INL con quelli di INPS e INAIL;
- nuove assunzioni in tutti e tre i corpi ispettivi, rimuovendo per Legge il blocco delle assunzioni degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL, inseriti attualmente in ruoli ad esaurimento.
Siamo consapevoli che sono punti che hanno bisogno di una risposta politica e non tecnica, risposta che chiederemo al futuro Parlamento e al prossimo Governo che si formeranno dopo le elezioni del 4 marzo. Interloquire oggi con una classe politica e di governo che non sappiamo se e in che ruolo sarà riconfermata ci sembra una perdita di tempo. Per questo abbiamo deciso di manifestare davanti agli uffici del Capo dell’Ispettorato Nazionale della Vigilanza, perché oggi è importante riunire gli ispettori dei tre settori su un programma comune e perché dal Capo dell’INL possono arrivare almeno quei chiarimenti tecnici utili a fare chiarezza su alcuni punti.
Il dott. Pennesi ha ricevuto una delegazione sindacale rappresentativa delle diverse realtà lavorative per un incontro di due ore che è risultato serio e costruttivo. Il Capo dell’Ispettorato ha condiviso il nostro ragionamento intorno all’idea che non si possano fare riforme a costo zero e che sia necessario un adeguato finanziamento dell’attività dell’INL. Gli obiettivi principali che ha elencato il dott. Pennesi sono: la parificazione del trattamento economico degli ispettori INL con quelli INPS e INAIL, l’aumento dell’indennità oraria di missione e maggiori investimenti in informatica. Ha inoltre rilevato l’esigenza che l’INL diventi indipendente dal punto di vista economico rispetto al Ministero del Lavoro. In termini pratici, ci ha riferito che occorrono 5 mln di euro per la parificazione delle retribuzioni, che vedrà di reperire in sede di trasferimento dal MEF delle risorse relative al CCNL 2016-2018. Ha inoltre riferito di voler implementare la polizza assicurativa relativa all’utilizzo del mezzo proprio con la copertura degli atti vandalici. Ha chiarito in modo inequivocabile che gli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL restano incardinati nei ruoli dei rispettivi enti perché così prevede la Legge, mentre, per quel che riguarda eventuali cambi di profilo da ispettore di vigilanza ad amministrativo o, al contrario, da amministrativo ad ispettore di vigilanza, in questo caso per gli ispettori che optarono a suo tempo per il cambio di profilo, ha chiarito che, se interpellato, non porrà veti come ha già fatto per il passato, ritenendo che la scelta sia in capo alle amministrazioni che hanno in carico tale personale. Infine, per quanto riguarda le autorizzazioni delle missioni, chiarendo che le missioni sono ordinate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il dott. Pennesi ha comunque richiamato il ruolo delle Commissioni regionali, nelle quali siedono rappresentanti delle tre amministrazioni, nonché del CdA centrale dell’INL. La relazione gerarchica degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL resta, in ogni caso, con i dirigenti dell’amministrazione di appartenenza.
Al termine dell’incontro, il folto gruppo di ispettori di vigilanza e del lavoro presenti all’iniziativa ha deciso di confermare la mobilitazione e di utilizzare il tempo che ci separa dalla formazione del futuro Governo per mettere in atto iniziative che portino all’attenzione pubblica le problematiche della Vigilanza, per prima quella relativa al ridotto numero di ispettori rispetto all’esigenza di tutelare i lavoratori, contrastando l’illegalità e lo sfruttamento, per garantire la sicurezza dei posti di lavoro e impedire che ci sia anche un solo morto caduto sull’altare del profitto.
I lavoratori in assemblea hanno deciso di attuare in tutte e tre le amministrazioni interessate (INPS-INAIL-INL) le seguenti forme di lotta:
- blocco dell’uso del mezzo proprio;
- blocco dello straordinario;
- nessuna disponibilità ad anticipare le spese per gli accessi esterni.
Le assemblee regionali avranno il compito di monitorare l’adesione a tali forme di protesta, valorizzandole a livello territoriale con comunicati e articoli sulla stampa locale.
Roma, 21 gennaio 2018
UILPA INPS
CISAL INPS
USB INPS