La pubblicazione del messaggio Hermes n. 2439 del 14 giugno 2017 in materia di regolamentazione delle ferie e delle festività soppresse, con il quale l’INPS ha operato unilateralmente la ricognizione della disciplina in essere, ha determinato, la “corsa” da parte dell’Amministrazione a programmare in tempi brevi lo “smaltimento” delle ferie accumulate e non godute dal personale delle aree professionali.


In tale contesto registriamo da parte dell’Istituto comportamenti non uniformi nelle sedi di lavoro con tentativi di fughe in avanti (es. fruizione delle ferie entro il prossimo 30 novembre) tali da recare pregiudizio non solo al personale coinvolto, privato della possibilità di programmare con adeguato anticipo la fruizione dei periodi di riposo, ma anche alle diverse articolazioni operative, agenzie, filiali metropolitane, direzioni provinciali, impegnate direttamente nel raggiungimento degli obiettivi di produzione e di qualità fissati dal datore di lavoro.


Per tali ragioni, invitiamo la Direzione Centrale Risorse Umane a chiarire ai dirigenti territoriali che un’interpretazione rigida dei contenuti del citato messaggio Hermes non corrisponde alla normativa vigente, così da consentire al personale di fruire delle ferie non ancora godute entro il 30 giugno 2018.


In questo modo, si potrà permettere al personale di programmare, anche in sintonia con i periodi di sospensione delle attività scolastiche a Natale ed a Pasqua, in modo sereno l’esercizio del diritto irrinunciabile alle ferie.


FP CGIL/INPS
Matteo Ariano


CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO


UIL PA/INPS
Sergio CERVO