L’assassinio del giudice Falcone, a trent’anni dal tragico evento, spettacolarizzato dall’efferatezza e dalla dimensione del cratere nasconde ancora una parte di verità mai scoperta rispetto ai mandanti occulti, i colletti bianchi.
Alcuni elementi ritrovati sul luogo dell’attentato non sono ancora stati mai correlati ad una parte di storia non adeguatamente analizzata a prescindere dal fatto che i processi celebrati abbiano cumulato migliaia di anni di carcere.
Il sacrificio di Falcone, della moglie e degli uomini della scorta è non soltanto un pezzo di storia che si scolora nei nostri ricordi ma anche un sistema di Giustizia che, proprio in questi ultimi anni, si sta sistematicamente smontando ed aggirando: ci riferiamo all’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario ed al cosiddetto ergastolo ostativo verso i reati di mafia alla vigilia di un referendum che potrebbe riabilitare all’accesso a cariche pubbliche i condannati per mafia. Non dimenticare per non tornare a sbagliare.
Roma, 23 maggio 2022
IL COORDINATORE GENERALE
UILPA-INPS
Sergio Cervo