Le promesse fatte dai vertici dell'INPS durante gli incontri con le OO.SS. a metà anno, sia dal Direttore Generale che dal Presidente, sono naufragate su un misero “isolotto” che ironicamente dobbiamo chiamare Articolo 21, parte della Legge di Bilancio 2025.
In sintesi, l'articolo prevede misure organizzative minime, focalizzandosi sugli impegni derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con particolare attenzione alla disabilità. Si prevede la creazione di tre nuove posizioni dirigenziali di livello generale, con un incremento della dirigenza di prima fascia, ma queste vengono compensate dalla soppressione di altre posizioni dirigenziali, senza comportare aumenti di spesa.
Inoltre, a partire dal 2025, una parte delle risorse provenienti dalle attività di controllo ispettivo sarà destinata al potenziamento amministrativo dell'INPS, con un massimo di 1,5 milioni di euro all’anno per finanziare il welfare aziendale dei dipendenti.
Siamo soddisfatti per queste misure, ma è doveroso ricordare che queste “innovazioni” sono un lontano miraggio rispetto alle promesse fatte in passato. Tra le promesse c'era il superamento della legge Madia o, in alternativa, l’introduzione di una norma ad hoc per l’INPS, che avrebbe dovuto incrementare il fondo incentivante, ormai ridotto al minimo dal 2015 a causa della normativa Madia.
Non dimentichiamo, poi, la promessa di intervenire presso il Ministero per incrementare o ripristinare il valore del buono pasto, che dodici anni fa era pari a 12 euro.
Oggi, siamo costretti a constatare che la realtà è ben lontana da quelle promesse.
Ciò che è stato approvato in Commissione Bilancio non fa altro che confermare un INPS che continua a galleggiare in acque poco profonde, senza risolvere i veri problemi strutturali che gravano sui dipendenti e sull’intera organizzazione. Se davvero si vuole parlare di potenziamento dell’INPS, è necessario fare scelte concrete, non limitarsi a operazioni simboliche.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS meritano ben altro.
La UILPA INPS continuerà a chiedere risposte concrete e tempestive per il miglioramento delle condizioni lavorative e per l’effettivo potenziamento dell’Istituto, non a parole, ma con azioni reali.
Roma, 19 dicembre 2024
Il Coordinatore Generale UILPA INPS
Sergio Cervo