Il confronto con l’amministrazione della scorsa settimana sulle RSU 2025 si è concentrato su un unico tema: le difficoltà organizzative nelle agenzie complesse che, chiariamo fin da subito, non sono sedi di contrattazione decentrata. All’interno delle Agenzie Complesse si riscontrano oggettive difficoltà nel reperire personale per costituire le commissioni elettorali, trovare i candidati, nonché gli scrutatori e i rappresentanti di lista, dato che le sedi coinvolgono appena 50 colleghi. Un problema organizzativo già sollevato in passato, che non nega di certo l’esercizio del diritto al voto, diritto inviolabile.
Ancora una volta assistiamo all’ennesima contraddizione di chi, da una parte, si erge a paladino della democrazia e della partecipazione, e dall’altra pratica la politica del “fai come dico, non come faccio”. Parliamo di quell’organizzazione sindacale che, pur denunciando a gran voce le presunte pressioni e diktat altrui riguardo alle sedi delle RSU 2025, non ha esitato a chiudere la porta in faccia alla nostra richiesta di un semplice referendum tra lavoratori e lavoratrici per decidere sul pre-accordo del CCNL delle funzioni centrali sottoscritto invece da quella sigla sindacale. Abbiamo ricevuto un bel NO secco, senza neppure un tentativo di confronto. Alla Faccia della partecipazione e della democrazia!
In conclusione, ci chiediamo: chi dovrebbe davvero provare vergogna? Noi che chiediamo partecipazione e confronto, o chi predica trasparenza e poi fa orecchie da mercante quando si tratta di rispettare i principi che tanto ama invocare? La risposta ci sembra fin troppo ovvia.
Eppure, come affermano di continuo, il “dialogo e la partecipazione” sono alla base della democrazia sindacale. Ma evidentemente non per tutti, e non quando si tratta di scelte che riguardano direttamente i lavoratori.
Roma, 9 dicembre 2024
Il Coordinatore Generale UILPA INPS
Sergio Cervo