A pochi giorni della riapertura dei termini di AULA molteplici sono le segnalazioni di una non omogenea applicazione della concessione delle giornate di smart working nei CML per i funzionari sanitari.
Anche questa volta il diniego agli infermieri, in alcuni CML, viene giustificato rimandando alle disposizioni della missiva 2022 del CGML avente come oggetto “: indicazioni in merito all’autorizzazione allo svolgimento del lavoro agile -UO medico legali”.
Tali disposizioni vengono percepite dagli infermieri come un forte atto discriminatorio, senza giustificato motivo, in considerazione del fatto che molteplici sono le attività telelavorabili in carico al personale infermieristico (agenda appuntamenti, line Inps, PEC, posta istituzionale, calendarizzazione degli inviti CIC-SIGAS-VMCA, allegazione della documentazione sanitaria, richiesta documentazione sanitaria) e che le linee guida 2024 al punto 2 riportano quanto segue :
“L’accesso allo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile ha natura consensuale e volontaria e può essere consentito a tutto il personale in servizio presso l’Istituto, ivi compresi i dipendenti in comando da altri Enti, con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale e indipendentemente dal fatto che si tratti di rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, inclusi dirigenti, professionisti legali, statistici e tecnico-edilizi e personale dell’area medica, compatibilmente con le esigenze del servizio cui sono adibiti, da definirsi a cura dei responsabili delle strutture, e tenuto conto delle prestazioni rese e del comportamento tenuto negli anni precedenti.”
A tal proposito si fa presente che negli anni precedenti sia le prestazioni rese che il comportamento sono stati conformi all’andamento di produzione/produttività della sede.
Contemporaneamente, la stessa missiva, stabiliva la modalità di programmazione delle giornate di Lavoro Agile e la necessità di individuare i carichi di lavoro in modo da garantire la continuità delle attività e la possibilità di verifica da parte dei responsabili, oltre che dare indicazioni affinché le giornate di Lavoro Agile venissero concesse, al personale dei CML, per un massimo di un solo giorno a settimana tutto in piena violazione delle stesse LINEE GUIDA c.a.
Questa grave limitazione, priva di fondamenti oggettivi, costituisce un’ingiusta disparità di trattamento rispetto al resto dei dipendenti, ma è soprattutto un atto avverso alle decisioni dell’Amministrazione che ha obiettivamente emanato con msg 2222 06/06 c.a. le linee guida per la gestione del Lavoro Agile valide per tutto il personale, il cui obiettivo, tra gli altri, è anche quello di armonizzarne l’utilizzo del nuovo istituto su tutto il territorio nazionale.
È utile ancora sottolineare che gli infermieri, con opportuna rotazione, garantiscono comunque in presenza le attività per le quali è indispensabile la presenza fisica in Sede quali il presidio dell’accettazione, nonché l’assistenza, agli utenti convocati per le visite medico legali e per tutte le operazioni accertative svolte dai medici in attività monocratica, e che le attività rese in modalità Agile sono attività già codificate da procedure a attività monitorabili con specifici obiettivi.
Inoltre ci preme ricordare al CGML che gli infermieri non appartengono al profilo dei professionisti medici come al punto 3 delle nuove linee guida, ma che il profilo amministrativo sanitario rientra nel CCNL funzioni centrali area del funzionariato e che per tali ragioni la valutazione del contratto AULA deve essere effettuata con gli stessi criteri riservati ai colleghi funzionari amministrativi.
Per tali ragioni si invita il Coordinatore Generale Medico Legale, a rettificare la missiva del 2022 in quanto non in linea con quanto stabilito dalle recenti LINEE GUIDA 2024 in materia di lavoro agile.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE INFERMIERISTICO
UILPA INPS