I lavoratori attendono da qualche anno la corretta applicazione della norma sulla tassazione separata per la quale va applicata l’aliquota media del biennio precedente quando il lavoratore percepisce redditi negli anni successivi a quelli nei quali li ha prodotti.

Ci riferiamo, in particolare, all’incentivo 2018 pagato nel 2019.

Un’errata interpretazione della norma sulla tassazione separata seguente ad una precisazione dell’Agenzia delle Entrate portò negli scorsi anni l’amministrazione a tassare in regime corrente anche quella parte dell’incentivo 2018 percepito nel 2019.

Analogo caso ha riguardato la parte di incentivo 2019 pagato nel 2020.

Mentre in quest’ultimo caso, emerso l’errore di interpretazione, i colleghi hanno visto l’amministrazione recuperare l’errore fatto attraverso una compensazione, per l’incentivo più vecchio (quello relativo al 2018 pagato nel 2019) è necessaria una operazione “in convenzione” con l’Agenzia delle Entrate attraverso la quale i due enti possano accordarsi perché i dipendenti possano recuperare le somme indebitamente prelevate dall’Istituto senza imporre la consegna di una nuova Certificazione Unica e senza sommergere l’Agenzia di domande di ricalcolo a cura dei singoli dipendenti.

All’indomani della nomina, il nuovo Direttore Generale ha promesso il suo personale interessamento per una soluzione indolore del problema che non affogasse né il dipendente né l’Agenzia delle Entrate.

Siamo certi che non si sia stati con le mani in mano finora ma quanto dovranno attendere ancora i dipendenti prima di recuperare le somme pagate in eccesso?

A prescindere dal fatto che la norma sia abbastanza chiara rispetto ai casi di redditi ammessi a tassazione separata e che abbiamo impiegato anni per far riconoscere diritti evidenti, perché non si risolve definitivamente il problema degli importi relativi al 2018 erogati nel 2019 che sono stati tassati in regime corrente anziché separato?

Quali problemi ci sono ancora oggi?

Dobbiamo davvero arrivare a fare carte bollate per il giusto riconoscimento?

Roma, 26 maggio 2022

IL COORDINATORE GENERALE

UILPA-INPS

 

Sergio Cervo