Sono passati alcuni mesi dall’insediamento dei nuovi vertici dell’Istituto ma, nonostante i buoni propositi annunciati a più riprese, l’INPS continua a rimanere in una fase di stallo. Anzi, se consideriamo la Determinazione n. 55/2017, con cui si fissano i criteri per l’attribuzione delle Posizioni Organizzative, si assiste addirittura a un passo indietro rispetto alla riapertura della contrattazione, in atto a livello di pubblico impiego.

Per questo chiediamo un confronto vero, così da dare realmente un segno di cambiamento nell’Istituto e “disincagliare la nave”, tuttora immobile a partire da una serie di argomenti rispetto ai quali restiamo ancora in attesa di una convocazione urgente, magari recuperando il calendario settimanale di incontri che ci era stato promesso.

I temi si possono riassumere nei seguenti argomenti:

Piano assunzionale, compresi gli scorrimenti degli idonei delle graduatorie dei concorsi pubblici banditi dall’Istituto nel lontano 2007 in modo da frenare parzialmente l’emorragia di personale in atto da troppo tempo;

Stabilizzazione di tutti i comandi in essere;

Problematica dei colleghi ammessi con riserva nell’ambito delle graduatorie delle selezioni interne alle aree;

Regolamento sulle incompatibilità, per evitare che i lavoratori paghino per la poca chiarezza delle norme interne, subendo discutibili provvedimenti disciplinari;

Regolamento sui cambi di profilo;

Tavolo tecnico sui CRAL, per definire la situazione pregressa;

Tavolo tecnico su geometri e funzionari addetti al contenzioso dell’invalidità civile così come previsto nelle dichiarazioni congiunte inserite nell’ipotesi di CCNI 2017;

Riorganizzazione dell’area legale, in attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato e avvio dei tavoli tecnici promessi;

Riorganizzazione dell’area medico-legale, anche in relazione al nuovo polo della medicina fiscale;

Rapporto fra Istituto e territorio, sia con riferimento alla paventata chiusura di agenzie, sia rispetto al rapporto – mai definito con chiarezza – fra Direzioni Regionali e Direzioni di Coordinamento Metropolitano, che causa situazioni di incertezza;

Questione incentivi e produttività, per evitare che gli sforzi dei lavoratori siano nuovamente penalizzati con la decurtazione del salario accessorio;

Contratto integrativo dirigenti, professionisti e medici 2016 (nell’attesa, deve essere erogato un ulteriore acconto);

Avvio della contrattazione integrativa 2018 per le aree professionali.

Nelle scorse settimane, inoltre, la c.d. “Manovrina” ha previsto per l’INPS l’obbligo di provvedere “alla completa dismissione del proprio patrimonio immobiliare da reddito”, anche mediante conferimento ad apposite società. Anche su questo, sarebbe utile avere maggiori dettagli, considerato il peso del patrimonio immobiliare dell’Istituto e vista la precedente esperienza della cosiddetta “cartolarizzazione” degli immobili, devastante e beffarda.

Gli argomenti sul tappeto sono tanti e meritano una discussione approfondita e seria con un’immediata ripresa del confronto senza il quale siamo pronti alla mobilitazione con la programmazione di assemblee sul territorio.

FP CGIL/INPS

Matteo Ariano

CISL FP/INPS

Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS

Sergio CERVO