Gentile prof. Tridico,
abbiamo tutti salutato con vivo apprezzamento nel suo discorso di insediamento l’attenzione che ha mostrato verso il personale dell'Istituto, così come stiamo anche apprezzando, lo sforzo che sta mettendo in campo per raggiungere gli obbiettivi che aveva annunciato. Non stiamo qui a ricordarli tutti. Tuttavia Presidente dobbiamo purtroppo registrare una pericolosa inversione di tendenza rispetto ai proclami e agli annunci che lei ha sbandierato ai quattro venti. C Ci riferiamo in particolare alla vicenda inerente alle progressioni di carriera verso l’area C dei circa 6000 colleghi allocati ad oggi nell'area A e B. Purtroppo, nell'ultimo incontro tenutosi mercoledì u.s. sull'argomento tra le OO.SS. e i vertici dell'Amministrazione da Lei presidiato, abbiamo riscontrato una rigida presa di posizione da parte Sua in merito alla disponibilità di predisporre un data base contenente vari quiz (anche migliaia) che trattano argomenti sulla prova d'esame da sostenere. Nel suo intervento Lei, invece, ha confermato di voler mettere a disposizione dei partecipanti delle dispense che tra l'altro sono relative alle sole materie istituzionali, precisando che per le altre materie di esame, i colleghi potevano avvalersi dei testi universitari (o magari anche Simone e Bignami). Caro Presidente, ma Lei pensa davvero che sia possibile che diversi colleghi non più imberbi, dei quali molti con più di 30 anni di anzianità, hanno il tempo, l'energia e la capa fresca per ritornare sui banchi di scuola o girovagare per la sede con il Bignami o il Simone sotto braccio? Ritiene davvero possibile che questi colleghi dopo aver affrontato una giornata di lavoro stressante, condita spesso da insulti e minacce generate da un diffuso malcontento di un'utenza sempre più consistente e insistente, per effetto anche delle nuove prestazioni a carico dell'istituto, possano avere la lucidità e la concentrazione necessaria per rispolverare dopo anni vecchi testi ormai in soffitta trascurando l'intero universo anche familiare? Ritiene giusto che questi colleghi che quotidianamente profondono il loro impegno garantendo il normale iter dei servizi e delle prestazioni erogate dall'Istituto, svolgano ormai da anni senza il giusto e legittimo riconoscimento mansioni superiori pertinenti all’area C? Le sembra normale e onesto che l’Inps per anni ha utilizzato per proprio comodo questi colleghi in mansioni superiori comportandosi come se il problema non esistesse, oggi che invece ha la possibilità di iniziare un comune e condiviso percorso per risolvere tutta la problematica, assume da subito una posizione cosi netta e rigida sulle selezioni? Caro Presidente, nel lungo Tour che Lei sta effettuando per tutte le Sedi dell’Istituto si sarà certamente reso conto che le Sedi, tutte le Sedi, senza la disponibilità di tutti i colleghi di Area A e B, avrebbero grossi problemi di tenuta gestionale. Questa selezione con tutti i suoi limiti, risolve solo la minima parte di una antica, articolata e complessa vicenda legata al mansionismo, che investe complessivamente circa 6000 unità, il 25%dell’intero organico attuale. E’ del tutto evidente quindi Presidente che il problema va risolto nella sua interezza, rappresentando con fermezza ai diversi organi Istituzionali, politici e amministrativi la difficile realtà dell’Istituto, al fine di individuare nel breve tempo una positiva soluzione anche per i 5000 colleghi di area A e B che ad oggi non sono in possesso del titolo di studio previsto (Laurea), attraverso il superamento del suddetto sbarramento. Per queste motivazioni, unitamente a quelle che la nostra delegazione nazionale Le ha già esposto al tavolo di confronto, La invitiamo unitamente agli altri Vertici dell’Istituto a voler rivedere la Sua posizione sull’argomento (data base). Non per capriccio e nemmeno per una questione di principio, ma soltanto per dare un segnale di positiva disponibilità ai tanti lavoratori di area A e B. A Lei che sembra animato delle migliori intenzioni, chiediamo uno scatto in avanti, un piccolo passo, ma molto molto concreto.
Il buongiorno si vede dal mattino. Sempre.
Il Coord. Regionale della UIL INPS Campania
Alberto Fruccio